La cameriera di colore che non è piaciuta al politico

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-30

“Se vado a mangiare in un ristorante cinese vorrei che fossero cinesi a servirmi a tavola. E’ una questione di contestualizzazione”. Fabio Cenerini, capogruppo della lista Toti, schieramento di centrodestra che fa riferimento al governatore della Liguria, in consiglio comunale alla Spezia, è l’autore, per sua stessa ammissione, della recensione su Tripadvisor all’indirizzo di un …

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“Se vado a mangiare in un ristorante cinese vorrei che fossero cinesi a servirmi a tavola. E’ una questione di contestualizzazione”. Fabio Cenerini, capogruppo della lista Toti, schieramento di centrodestra che fa riferimento al governatore della Liguria, in consiglio comunale alla Spezia, è l’autore, per sua stessa ammissione, della recensione su Tripadvisor all’indirizzo di un agriturismo di Cortina d’Ampezzo dove serve in costume ampezzano una cameriera africana.
cameriera colore toti
Quando i giovani proprietari del locale, Ludovica e Riccardo Gaspari, datori di lavoro della 26enne oggetto delle rimostranze, che è originaria della Guinea Bissau e vive e lavora a Verona da anni, hanno visto la recensione non hanno creduto ai loro occhi e hanno sottoposto il commento al giudizio dei gestori del portale, sottolineando il pregiudizio e l’incitamento all’odio che vi erano contenuti. Da Tripadvisor, però, non si sono detti d’accordo, perché «la recensione rispetta le nostre linee guida. La nostra community è globale e multiculturale: proprio perché si tratta di un contesto unico e diversificato, certi modi di dire, termini in gergo o frasi che possono essere considerate ingiuriose per qualcuno, possono non esserlo per altri». Successivamente hanno ammesso l’errore e rimosso la recensione.
fabio cenerini
“Se fossimo in un ristorante internazionale di Milano sarebbe diverso – ha scritto Cenerini sulla recensione, poi eliminata dal portale qualche ora fa -. Ma sarebbe come andare in Marocco e in un ristorante tipico invece di trovare un marocchino che serve a tavola in abito tradizionale ci trovassi un tedesco biondo vestito da marocchino. Assurdo”. Parole che avevano indignato i proprietari del locale e sollevato un polverone. “Forse il locale, dove non tornerò ma solo perché non ho mangiato bene, voleva farsi pubblicità. Non mi aspettavo questa polemica, ormai non siamo più liberi di dire nulla se non vogliamo passare da razzisti. Frequento abitualmente locali in cui a tavola servono extracomunitari. Frequento ristoranti marocchini a Parigi mentre non frequento ristoranti etnici dove ci sono italiani. Non mi piace. E’ un discorso di contesto”, dice oggi Cenerini all’ANSA. E a chi domanda se chiede la carta d’identità ai camerieri risponde: “Non mi serve, so distinguere un italiano da un africano”.

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