L’europarlamentare dei Verdi contro Meloni: “Vuole rimandare le donne a casa, dietro ai fornelli”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-12

L’europarlamentare dei Verdi tedeschi Alexandra Geese ha speso parole molto chiare su Giorgia Meloni e sull’ipotesi di una sua futura leadership in Italia

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Se Giorgia Meloni dovesse imporsi alle prossime elezioni sarebbe di fatto la prima donna Premier in Italia. Un traguardo importante, un evento storico, certo, ma la riflessione che molti (giustamente) portano avanti è quanto la leader di FdI possa farsi davvero promotrice e garante dei diritti delle donne. Il rischio, appunto, è che la prima Presidente del Consiglio in Italia possa essere tutt’altro che femminista. A spaventare è soprattutto la traduzione “europea” dell’affermarsi della coalizione di Centrodestra a trazione meloniana, che potrebbe portare l’Italia a un avvicinamento a Paesi come Polonia e Ungheria, scardinando così gli equilibri del Consiglio e mettendo a repentaglio il concetto stesso di democrazia. Uno scenario, questo, che preoccupa (e non poco) l’Europa, come testimoniato dalle parole affidate a Repubblica dall’europarlamentare dei Verdi tedeschi Alexandra Geese.

Le parole della parlamentare europea dei Verdi Alexandra Geese: “Meloni vuole rimandare le donne a casa e dietro ai fornelli”

La tedesca Alexandra Geese ha speso parole molto chiare su Giorgia Meloni e sull’ipotesi di una sua futura leadership in Italia. Quando le è stato chiesto se un possibile trionfo alle elezioni della leader di FdI potrà essere considerato una vittoria per le donne, la parlamentare europea dei Verdi ha espresso tutte le sue perplessità:

Io trovo incredibile questa lettura dei fatti. Certo che ci vogliono delle donne in politica, nelle sedi decisionali, che fanno l’interesse di tutta la società e in particolare delle donne. Ma Meloni è una donna che fa la leader di un partito politico che in realtà è contrario ai diritti delle donne, che vuole rimandarle a casa e dietro ai fornelli, che è ambiguo sull’aborto e attacca le persone Lgbt. Questo è tutto fuorché autodeterminazione, e non serve, anzi danneggia la causa delle donne. Per esempio: se si parla di ‘devianze’ riferendosi ai comportamenti criminali è un conto. Ma il sospetto è che Meloni abbia usato quel termine per attaccare stili di vita e libertà personali. Anche delle donne.

A questo punto, Alexandra Geese ha sottolineato come i continui richiami della leader di FdI a una presunta “ideologia di genere” e alla “famiglia tradizionale” non siano altro che un esplicito attacco alla libertà di scelta e a ogni modello di famiglia alternativo a quello composto da un uomo e una donna. Poi, dopo aver esternato tutta la sua preoccupazione in merito all’approccio all’immigrazione di FdI, Geese si è espressa sullo scenario europeo che si affermerebbe con il trionfo di Giorgia Meloni alle elezioni e ha concluso:

Avremmo tre governi di estrema destra in Europa, di cui un membro fondatore della Ue. E abbiamo visto, soprattutto in Ungheria ma anche in Polonia, come la destra al governo abbia prodotto un grave attacco alle istituzioni democratiche, ai sistemi giudiziari, alla libertà della stampa, ai diritti civili. È qualcosa che temo anche per l’Italia. Rischiamo di avere un asse nel Consiglio di tre Paesi grandi con un rapporto ambiguo con la democrazia. Una deriva preoccupante, per la tenuta dell’Europa.

 

 

 

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