Opinioni
Eugenio Scalfari e il liberalsocialismo di Repubblica
di dipocheparole
Pubblicato il 2020-04-26
Dopo il repentino (…) cambio di direttore da Carlo Verdelli a Maurizio Molinari in quel di Repubblica, stamattina nella sua messa cantata Eugenio Scalfari prova a rimettere la barra a dritta nel quotidiano che ha subito, durante l’emergenza Coronavirus, forse il più grande ribaltamento ideologico finché Vauro non sarà chiamato a dirigere il Corriere della […]
Dopo il repentino (…) cambio di direttore da Carlo Verdelli a Maurizio Molinari in quel di Repubblica, stamattina nella sua messa cantata Eugenio Scalfari prova a rimettere la barra a dritta nel quotidiano che ha subito, durante l’emergenza Coronavirus, forse il più grande ribaltamento ideologico finché Vauro non sarà chiamato a dirigere il Corriere della Sera. Barbapapà torna nei pani di Io Padre Fondatore per spiegare che l’anima di Repubblica è liberalsocialista (ovvero ossimorica) e che tutto questo non è cambiato:
Forse è venuto il momento di ripetere questa natura politica: si può definire liberal-socialista. Repubblica è nata nel 1976, siamo nel 2020 ma il nostro spirito, la nostra anima giornalistica non può cambiare: liberal-socialista. Naturalmente è una definizione complessa che va quindi precisata e mi scuserete se in qualche modo spetta al Fondatore di mantenerla senza alterarne il significato.
I liberal-socialisti hanno nell’anima i due valori di libertà ed eguaglianza e questi debbono rispettare i giornalisti che dirigono il giornale con questa collocazione. Se la proprietà non riconosce più questi valori vuol dire che il giornale non c’è più, è un altro oggetto che ha cambiato totalmente il soggetto. Questo può avvenire, ma in tal caso spetta in primis al Fondatore di avvertire quanto è accaduto e trarne personalmente e collegialmente, se possibile, le conseguenze.
A me però, allo stato dei fatti, risulta che non sono cambiati. Il direttore uscente Carlo Verdelli, nei confronti del quale ho già detto che ho la massima stima professionale, questi valori li ha realizzati per tutto il periodo della sua direzione. Il nuovo direttore Maurizio Molinari appare esattamente nello stesso modo. Se così farà, il Fondatore ne sarà pienamente soddisfatto e lo dirà. In parte già lo dico, dopo aver analizzato la questione con Molinari.
Vedremo il seguito. Il liberal-socialismo è perfettamente in linea con le esigenze del mondo moderno, sempre che questo corrisponda al desiderio di un vasto pubblico che trae dal liberal-socialismo la realizzazione dei suoi valori, desideri, bisogni, ideali.