Fatti
Errore 53: la funzione di sicurezza di Apple che uccide il vostro iPhone
Giovanni Drogo 08/02/2016
Per prevenire il furto di dati sensibili e stroncare il mercato delle riparazioni non ufficiali Apple ha escogitato un sistema che manda in brick gli iPhone con il Touch ID. Peccato non lo avesse detto a nessuno
Dopo l’ultimo aggiornamento a iOS 9 un errore sta rendendo inutilizzabili gli iPhone di molti utenti. Si tratta del famigerato “errore 53” che sembra affliggere in particolare uno degli ultimi modelli di melafonino, l’iPhone 6 (e le versioni Plus). Si tratta di un errore che si presenta durante la procedura di aggiornamento a iOS 9 che manda in “brick” il dispositivo rendendolo di fatto un gran bel fermacarte. Non c’è nulla da fare infatti per ripristinare il vostro smartphone né per recuperare i dati al suo interno perché questo tipo di errore non ha soluzione e l’unica alternativa è sostituire il vostro iPhone.
Quando si presenta l’errore 53
Ma come mai si presenta l’errore 53 e perché molti utenti sono infuriati? Secondo quanto scriveva il Guardian qualche giorno fa il problema che sembrerebbe causare il brick del telefonino durante l’aggiornamento sembrerebbe essere, nella maggior parte di casi, il fatto di aver fatto riparare l’iPhone da un negozio non autorizzato. Tutti sappiamo quanto costi l’assistenza Apple e quando invece siano molto più economici i centri di riparazione non ufficiali, ad esempio per sostituire il tasto home oppure lo schermo (che sembrano essere i componenti più soggetti a rotture accidentali). A quanto pare quindi in qualche modo durante l’aggiornamento del firmware il dispositivo riconosce la presenza di parti non originali e lo smartphone diventa inutilizzabile. La rabbia degli utenti deriva invece dal fatto che Apple non ha mai rilasciato avvisi riguardo questa possibilità. C’è inoltre da dire che in alcuni casi non è possibile rivolgersi ad un tecnico Apple per riparare il telefono (visto che non c’è un centro assistenza autorizzato in ogni città) e quindi gli utenti si vedono costretti a ricorrere ad altri. In alcuni casi però l’errore 53 si è presentato anche in assenza di riparazioni “non ufficiali” ma semplicemente dopo che il telefono era caduto e si era lievemente danneggiato. In altri casi, come raccontava Mike Wehner su The Daily Dot ad aprile il terribile errore che condanna a morte l’iPhone si era presentato ben prima dell’aggiornamento a iOS 9. Nel caso di Wehner il problema si era presentato dopo che il Touch ID (il dispositivo che consente la lettura delle impronte digitali per sbloccare lo schermo del telefono) aveva smesso di funzionare. Wehner però non aveva riparato il tasto home, aveva semplicemente smesso di utilizzare quella funzionalità sperando che un eventuale aggiornamento (l’8.3) potesse risolvere un malfunzionamento che sembrava essere abbastanza comune. Invece si è trovato il telefonino “brickato” e reso inservibile dal misterioso errore 53. Insomma era evidente che il problema era collegato alle funzionalità del Touch ID ma Apple non aveva ancora rivelato in che modo.
Apple claim #error53 is security measure to prevent tampering with the fingerprint security but no warning for users pic.twitter.com/NAWIDjsXhV
— Andrew Fraser (@cartoonsidrew) February 6, 2016
Per Apple si tratta di un dispositivo di sicurezza
Un comunicato di Apple, pubblicato dopo il servizio del Guardian ha finalmente fatto un po’ di luce sulla vicenda. Secondo la casa di Cupertino non si tratta di una “punizione” nei confronti dei clienti infedeli che non si sono rivolti all’assistenza ufficiale della Mela ma di una misura di sicurezza creata appositamente per proteggere gli utenti. Quello che causa l’errore è un controllo sui componenti dell’iPhone e dell’iPad. Il Touch ID infatti è un componente che viene associato in maniera univoca ad un singolo dispositivo, se il software riscontra un’irregolarità (ad esempio perché è stato sostituito o perché non funziona) allora per prevenire il furto di dati – immaginate cosa potrebbe succedere se qualcuno vi “rubasse” le impronte digitali o cercasse di bypassare il blocco sostituendo il Touch ID – Apple blocca il telefono.
We take customer security very seriously and Error 53 is the result of security checks designed to protect our customers. iOS checks that the Touch ID sensor in your iPhone or iPad correctly matches your device’s other components.
If iOS finds a mismatch, the check fails and Touch ID, including for Apple Pay use, is disabled. This security measure is necessary to protect your device and prevent a fraudulent Touch ID sensor from being used. If a customer encounters Error 53, we encourage them to contact Apple Support.
Il problema è che il telefono non viene bloccato temporaneamente fino a quando l’utente si rivolge ad un centro assistenza Apple. Il problema è che l’errore 53 blocca il telefono per sempre, rompendolo. Se nel caso di chi si è rivolto a riparatori non ufficiali (magari con l’iPhone ancora in garanzia) per risparmiare qualcosa su un telefono da centinaia di euro è chiaro che in qualche modo è stato “violato” un punto del contratto di Apple non si può dire così per coloro che hanno riscontrato un malfunzionamento e che non hanno fatto nulla per ripararlo. L’intento non dichiarato di Apple molto probabilmente è quello di dare una stretta al mercato secondario delle riparazioni ed in fondo questo è pienamente in linea con la filosofia del sistema chiuso messo in piedi da Apple (ad esempio sul mercato delle App). Agendo in questo modo però ha colpito (e rischia di colpire) molti clienti “innocenti” la cui unica colpa è un difetto di progettazione del Touch ID. Ma soprattutto quello che più dà fastidio è che Apple abbia tenuto nascosto questo meccanismo “di sicurezza” senza dire in modo chiaro cosa gli utenti potevano rischiare ad effettuare certe operazioni.
Foto copertina via Twitter.com