Elisabetta Belloni si tira fuori dal totoministri di Giorgia Meloni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-11

Il suo nome era tra i papabili per la Farnesina, ma è lei stessa a smentire questa ipotesi

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Il suo nome era stato tirato in ballo da Matteo Salvini e Giuseppe Conte durante i controversi giorni di trattative tra i partiti per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica. Poi si era parlato di lei anche per Palazzo Chigi, in caso di passaggio di Mario Draghi al Quirinale. Adesso, da alcuni giorni, la figura e la personalità politica di Elisabetta Belloni è stata tirata in ballo nel mischione che sta contraddistinguendo il totoministri di Giorgia Meloni, per prendere il posto che Luigi Di Maio lascerà vacante alla Farnesina. Ma ora è proprio lei, la prima donna a capo del DIS (Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza) nominata da Mario Draghi, a smentire qualsiasi coinvolgimento all’interno della prossima squadra di governo.

Elisabetta Belloni non sarà la Ministra degli Esteri del governo Meloni

Intercettata da alcuni cronisti a poca distanza da Montecitorio, Elisabetta Belloni ha tentato di sottrarsi alle domande. Perché fin dalla vittoria del centrodestra alle ultime elezioni il suo nome era stato caldeggiato per quel che riguarda la guida del Ministero degli Esteri. Ma la prima dirigente del DIS ha spento, con poche parole, queste voci lasciando libero il campo agli altri “candidati”:

“No, non farò il ministro. Faccio un altro lavoro”.

Si spegne, dunque, il vociare sulla sua “promozione” alla Farnesina. Lei, in tutte queste settimane, era rimasta in silenzio. E al netto delle poche parole pronunciate davanti ai cronisiti, non ha spiegato se ci siano state delle interlocuzioni con Giorgia Meloni. Ma questa sua presa di posizione, ora, lascia pochi margini di manovra alla prossima Presidente del Consiglio. Perché tra i papabili al Ministero degli Esteri, al netto di sorprese dell’ultim’ora, resta solamente il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. Con quel dicastero che, dunque, avrà al vertice una carica politica e non tecnica.

(foto IPP/zumapress/Rimati/Pacific Press)

 

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