La ducefobia di Alessandra Mussolini e Jim Carrey

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-10-27

“Un gesto violento di ‘ducefobia‘, reato che ancora non esiste ma che propongo di inserire nel nostro ordinamento giudiziario”. Alessandra Mussolini ha dato spettacolo l’altroieri con l’AdnKronos parlando dello striscione esposto ieri allo stadio di Glasgow dai tifosi del Celtic, rivolto a quelli della Lazio, con l’effige di Benito Mussolini a testa in giù, chiaro …

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“Un gesto violento di ‘ducefobia‘, reato che ancora non esiste ma che propongo di inserire nel nostro ordinamento giudiziario”. Alessandra Mussolini ha dato spettacolo l’altroieri con l’AdnKronos parlando dello striscione esposto ieri allo stadio di Glasgow dai tifosi del Celtic, rivolto a quelli della Lazio, con l’effige di Benito Mussolini a testa in giù, chiaro richiamo alla fine del duce, e la scritta ‘Follow your leader’, ovvero ‘Seguite il vostro leader’, con riferimento all’impronta politica neofascista di alcune frange degli ultras biancocelesti. “Chi espone la foto o il disegno di mio nonno a testa in giù commette un atto di violenza, che andrebbe perseguito”, ha detto l’onorevole. Quanto alla politicizzazione delle curve, per la maggior parte sul versante dell’estrema destra e del neofascismo, per la nipote del duce “il tifo è di per sé estremista: sono ultras, no? Lo dice il nome stesso…”.

jim carrey mussolini bastard vignetta - 2

Come si capisce benissimo, il reato di ducefobia è una boutade. Ma la Mussolini ha ottenuto il suo scopo. Per questo l’unico atteggiamento razionale nei suoi confronti è quello tenuto all’epoca da Jim Carrey dopo aver pubblicato la foto di Benito e Claretta a testa in giù a piazzale Loreto:

jim carrey mussolini bastard vignetta - 3

La Mussolini si precipitò all’epoca a commentare con “sei un bastardo” e poi si mise a battagliare – in un inglese stentato – con una serie di utenti che le facevano notare come il nonno non fosse proprio uno stinco di santo e che forse se era finito in quel modo qualche cosa di male l’aveva fatto. Variety ha intercettato Carrey per chiedergli cosa volesse rispondere alla Mussolini. Il comico ha ammesso di non avere idea né dell’esistenza dell’europarlamentare italiana politicamente freelance (così nella bio su Twitter) né del fatto che fosse in politica. E si è detto piuttosto sconvolto dal fatto che continuasse «a stare dalla parte del male». Ma Carrey ritiene che se la Mussolini si è sentita offesa dalla vignetta e visto che continua a vedere le cose al contrario di come le vedono gli altri può sempre capovolgerla «così le sembrerà di vedere suo nonno che salta di gioia».

Leggi anche: La trollata dei tifosi del Glasgow agli ultras della Lazio che facevano il saluto romano

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