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“Oggi si può tentare il dialogo solo perché l’Ucraina è riuscita a difendersi”, le parole di Draghi ai senatori

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-19

Il Presidente del Consiglio ha parlato a Palazzo Madama dopo la visita negli USA e l’incontro con Joe Biden

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Dopo il viaggio negli Stati Uniti per l’incontro-confronto con il Presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca, Mario Draghi è tornato in Senato per la sua informativa sugli ulteriori sviluppo della guerra in Ucraina. Il Presidente del Consiglio, rivolgendosi ai senatori presenti in Aula, ha sottolineato come ora ci siano tutti i presupposti per riallacciare i contatti tra Mosca e Kyiv nella speranza di poter arrivare, nel minor tempo possibile dopo quasi tre mesi di sanguinario conflitto, a un cessate il fuoco. Ma il capo del governo ha voluto sottolineare un aspetto non secondario rispetto a ciò che sta accadendo e potrebbe accadere.

Draghi in Senato per riferire sull’incontro negli USA con Biden

“Se oggi possiamo parlare di tentativi di dialogo è perché l’Ucraina è riuscita in questi mesi a difendersi”. Un concetto molto chiaro: se Kyiv non fosse riuscita a difendere i propri territori (anche se alcuni sono finiti nella mani dei soldati russi inviati dal Cremlino) con una resistenza militare che ha sorpreso anche Vladimir Putin e i suoi piani di avanzata, oggi non si sarebbe giunti sul punto di riaprire il tavolo dei negoziati. Anche se, per ora, le parti sembrano ancora essere molto distanti. Ma Mario Draghi ha voluto ribadire la posizione dell’Italia, così come descritta anche a Joe Biden alla Casa Bianca:

“Dobbiamo raggiungere il prima possibile il cessate il fuoco e far ripartire i negoziati, ho condiviso questo con il presidente Biden. Ho riscontrato apprezzamento per solidità della posizione italiana, che ci permette di essere in prima linea, senza ambiguità, con la ricerca per la pace”.

Per quel che riguarda l’invio delle armi in Ucraina, Mario Draghi è stato piuttosto sintetico riservando all’argomento poche parole che confermano lo status quo della situazione:

“Il governo intende continuare a muoversi nel solco di questa risoluzione, della risoluzione approvata dal Parlamento”.

Parole che arrivano all’indomani di polemiche che vanno avanti da giorni e che stanno mettendo a repentaglio la tenuta del governo, con il MoVimento 5 Stelle che continua dirsi contrario. Così come la Lega.

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