Draghi contro Orban (difeso da Salvini)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-25

l vertice dei capi di Stato e di governo a Bruxelles si è concentrato fin dall’inizio sul caso-Ungheria. Anche Draghi ha ricordato a Orban che ha firmato i trattati sui diritti umani che sta violando con la nuova legge omofoba. E intanto Salvini parla di “intromissioni”.

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l vertice dei capi di Stato e di governo a Bruxelles si è concentrato fin dall’inizio sul caso-Ungheria. Anche Draghi ha ricordato a Orban che ha firmato i trattati sui diritti umani che sta violando con la nuova legge omofoba. E intanto Salvini parla di “intromissioni”.

Draghi contro Orban (difeso da Salvini)

Durante il dibattito nel Consiglio Europeo centrato sulla legge approvata dall’Ungheria sui contenuti Lgbt per i minorenni, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricordato al primo ministro magiaro Viktor Orban che cosa prevedono i trattati che Budapest ha firmato entrando nell’Ue, e che è tenuta a rispettare. L’articolo 2 del Tue, ha detto Draghi secondo quanto riferiscono fonti italiane, esiste per un motivo ben preciso: l’Europa ha una lunga storia di oppressione dei diritti umani. “Guarda – ha affermato Draghi rivolto a Orban – che questo trattato, sottoscritto anche dall’Ungheria, è lo stesso che nomina la Commissione guardiana del trattato stesso”. E quindi “spetta alla Commissione stabilire se l’Ungheria viola o no il trattato”, ha concluso Draghi. Orban si è difeso dicendo che sotto il comunismo in Ungheria l’omosessualità era punita per legge, e “io sono un combattente per la libertà, ho difeso i diritti degli omosessuali”. Le leggi approvate dal Parlamento ungherese “non riguardano l’omosessualità”, bensì “la difesa dei diritti dei bambini e dei genitori”. “E’ sempre meglio prima leggere e poi parlare – continua Orban – le leggi riguardano il modo in cui i genitori vogliono educare i figli”. La legge ungherese sui contenuti destinati ai minorenni “non è nell’agenda” del Consiglio Europeo, osserva, ma “sono a disposizione di chiunque” voglia chiarimenti. In ogni caso, precisa, “la legge è fatta e funziona”. Salvini è l’unico a trovarsi d’accordo con lui: “Io la legge me la sono letta la legge ungherese e credo che ogni stato possa decidere su cosa insegnare a scuola, non capisco intromissioni”.

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