“Non siamo animali”, la protesta delle donne afghane contro l’obbligo di burqa imposto dai talebani | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-05-13

La marcia è durata solamente 200 metri, prima dell’intervento delle forze dell’ordine di Kabul

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Una legge che, nel giro di pochi mesi, ha fatto – come prevedibile – tornare l’Afghanistan indietro di oltre vent’anni. Perché nel silenzio generale di un clamore mediato che, inevitabilmente, ha puntato gli occhi sull’invasione russa e la guerra in Ucraina, il governo talebano ha imposto alle donne afghane l’obbligo di indossare il burqa in pubblico. Nei giorni scorsi, un piccolo corteo ha sfilato per le strade di Kabul: una marcia di 200 metri, poi interrotta dalle forze dell’ordine.

Donne afghane protestano in strada contro l’obbligo di burqa

Brandendo cartelli e intonando slogan che chiedevano “giustizia”, le donne afghane hanno sfilato tra le automobili in coda. Il loro è stato un gesto di protesta pacifica e civile contro quel decreto firmato dal leader supremo dei Talebani, Hibatullah Akhundzada. Una legge che, in un passaggio, recita così:

“Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane devono coprirsi tutto il volto, come indicato dalla Sharia, per evitare di provocare quando incontrano uomini che non siano mahram”.

Questo vuol dire che secondo la legge afghana, le donne devono indossare il burqa in pubblico per coprire il loro volto (esclusi incontri con parenti stretti, mahram). Con i soliti riferimenti alle “provocazioni” nei confronti degli uomini che rappresentano un retaggio storico culturale che sembrava essere svanito nel Paese. Fino al ritorno dei talebani.

La marcia delle donne afghane si è conclusa dopo circa 200 metri, fermate dai miliziani del governo talebano. E mentre il corteo si scioglieva, una delle manifestanti – rispondendo ai giornalisti – ha spiegato il concetto-chiave di quella protesta pacifica:

“Vogliamo vivere come esseri umani, non come alcuni animali tenuti in cattività in un angolo di casa”.

Ma i talebani non vogliono fare alcun passo indietro, nonostante le promesse fatte lo scorso anno quando ripresero il potere in Afghanistan.

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