Di Maio propone un patto con il PD per le elezioni… del 2021

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-23

Colpo di sceMa: nonostante si voti a settembre nelle elezioni regionali e il governo Conte sia a rischio, l’ex Capo Politico M5S rinvia le scelte all’anno in cui concorreranno Raggi e Appendino. Zingaretti ci cascherà?

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In un’intervista rilasciata a Luca De Carolis sul Fatto Quotidiano Luigi Di Maio oggi propone un patto con il Partito Democratico per le elezioni comunali del 2021, saltando così la tornata delle regionali di settembre che però mette oggettivamente a rischio il governo Conte. In più, visto che nel 2021 si vota a Roma e a Torino, la mossa di Di Maio sembra più che altro intenzionata a favorire i grillini, anche se sembra impossibile che il PD appoggi Raggi e Appendino nel tentativo di farsi rieleggere:

“Attualmente non governiamo in nessuna Regione e abbiamo l’1 per cento dei sindaci. Ma io voglio favorire la nascita di una generazione di amministratori del M5S che sappiano governare anche  in coalizione, e allora serve un tavolo nazionale con il Pd per ragionare sulle Comunali del 2021”.

Niente accordo con i dem nelle Marche e in Puglia, nonostante i suoi appelli e quelli del presidente del  Consiglio Conte.
Innanzitutto va ricordato che si sono stretti diversi accordi a livello comunale. Io ho lavorato sul mio territorio, ed è arrivata a un’intesa a Pomigliano d’Arco (la cittadina dove Di Maio è cresciuto, ndr). In Puglia e nelle Marche i territori hanno dato una indicazione diversa, che va rispettata, e dico sin d’adesso che farò campagna per i nostri candidati.

Come mai non avete convinto i vostri a ritirarsi? Perché non avete persuaso il Pd a convergere su un terzo nome?
Non credo molto ai candidati terzi. In fondo nelle Marche il Pd non ha ripresentato il governatore uscente, e in Puglia era quanto mai difficile pensare di far ritirare un candidato a ridosso della presentazione della liste. Bisognava muoversi prima, ma se non c’è un coordinamento nazionale è difficile. Non abbiamo mai fatto una proposta complessiva. Andavano proposti candidati 5Stelle sostenuti dagli altri, e candidati degli altri sostenuti da noi.

Un bel fendente al capo politico reggente Crimi.
Niente affatto, Vito ha fatto l’impossibile e il ragionamento riguarda anche me. Anche io da capo politico, quando pensavo a questa tornata di Regionali e amministrative, non vedevo le condizioni  sui territori per accordi. Se vogliamo fare un salto non dobbiamo più scandalizzarci se avremo dieci liste a sostegno di un nostro candidato.

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