La Dimaionomics e la profezia del Lato B

di Alessandro Francesco Giudice

Pubblicato il 2018-10-07

Nel 2020 e 2021 ci sarà la crescita (denominatore) che batterà tutte le previsioni (almeno il 2% ma forse, con un po’ di culo, pure il 3%, perché comunque il c… ci vuole sempre, nella vita), come nella finanza pubblica. E i mercati, la Commissione e gli analisti dovranno rimangiarsi queste fosche profezie per correre sotto al suo balcone in tripudio sventolando vessilli con lo Stemma del C…

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Dice Giggino che i mercati, la Commissione UE, gli analisti non hanno capito alcunché della “Manovra del Popolo”, perché si concentrano solo sul numeratore e trascurano il denominatore. Condividiamo il suo entusiasmo. In questi giorni ha finito di studiare le frazioni ed è oltremodo eccitato da numeratori e denominatori. Quando ordina il caffè al bar chiede di averlo al denominatore per stimolare la domanda aggregata. Pertanto, Giggino asserisce che appena partorito il Def (ancora intrappolato nella fase “caro amico ti scrivo”) il mercato capirà che col reddito di cittadinanza si mettono i soldi in tasca “all’aggente”. Le moltitudini gentiste spenderanno la manna non all’Unieuro per la PlayStation, bensì in “prodotti italiani”. Come ai tempi dell’autarchia fascista si faceva con la mitica ciofeca. La Finanza controllerà tutti questi milioni di cittadini e, appena li becca al centro commerciale, li arresta. Per questo i centri commerciali saranno chiusi la domenica, altrimenti i finanzieri non li possono controllare perché se li fai lavorare la domenica poi va a finire che distruggi pure le famiglie dei finanzieri, e questo certamente sarebbe un dramma.

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Insomma grazie alla dimaionomics le aziende italiane saranno sommerse di domanda per i loro prodotti e dovranno assumere un sacco di gggente, tra cui i percettori del reddito di cittadinanza che quindi si ripagherà da solo. Ci saranno i centri per l’impiego, che in realtà ci sono pure ora, ma presto avranno un software (Giggino in questi giorni ha imparato pure a dire software) e con questo strumento fantascientifico di intelligenza artificiale incroceranno domanda e offerta (meglio del Gosplan eh) e troveranno milioni di posti di cui oggi nessuno sospetta l’esistenza. Questi lavori saranno proposti ai disoccupati che dovranno accettare, altrimenti, al terzo diniego, perderanno il reddito di cittadinanza e non ci saranno furbetti. Nel 2020 e 2021 ci sarà la crescita (denominatore) che batterà tutte le previsioni (almeno il 2% ma forse, con un po’ di culo, pure il 3%, perché comunque il c*** ci vuole sempre, nella vita), come nella finanza pubblica. E i mercati, la Commissione e gli analisti dovranno rimangiarsi queste fosche profezie per correre sotto al suo balcone in tripudio sventolando vessilli con lo Stemma del C….

Leggi sull’argomento: Il DEF, lo spread e il rischio recessione

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