Denise Pipitone, ora la Procura riapre le indagini. L’ex pm: “Senza nuovi elementi non portano a nulla”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-03

L’ex Procuratore di Marsala Alberto Di Pisa: “Ritengo che la riapertura delle indagini non può approdare a nulla finché non ci sono elementi nuovi, non conosciuti all’epoca e che quindi consentirebbero di ripartire con le indagini. Ma se la situazione resterà statica, allora non si arriverà nulla”

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Il caso Denise Pipitone torna in Procura. Sono previste infatti nuove indagini della Procura di Marsala (Trapani) sulla scomparsa della bambina di Mazara del Vallo di cui si sono perse le tracce il primo settembre del 2004. Oggi è stata ascoltata, come persona informata sui fatti, Maria Angioni, la ex pm di Marsala che all’epoca si occupò della vicenda. Nelle ultime settimane ci sarebbero stati degli accadimenti che hanno riacceso riflettori sulla vicenda, e ora i magistrati vogliono capire se ci siano stati depistaggi o errori nell’inchiesta.

Le dichiarazioni del Pm che ha indagato su Denise Pipitone

“Una nuova inchiesta sul caso Denise può avere un senso se c’è un fatto rilevante, cioè se qualcuno dice una cosa che all’epoca non fu detta, ma se la situazione resta immutata a cosa serve una nuova indagine della Procura? Per accertare eventuali negligenze della Polizia o della Procura? A cosa approda?’. A dirlo all’Adnkronos è l’ex Procuratore di Marsala (Trapani) Alberto Di Pisa, commentando la notizia della riapertura delle indagini sul caso della piccola Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel nulla da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004. “Ritengo che la riapertura delle indagini – spiega – non può approdare a nulla finché non ci sono elementi nuovi, non conosciuti all’epoca e che quindi consentirebbero di ripartire con le indagini, ma se la situazione resterà statica, allora non si arriverà nulla”.

E sulle possibilità di eventuali depistaggi, Di Pisa dice: “Ammesso che si accerti che sia stato fatto un depistaggio, con dolo, qui sembra invece si tratti di casi di negligenza, forse della Polizia, dopo 17 anni è tutto prescritto. Non c’è il reato di depistaggio ma di abuso d’ufficio o calunnia, che si prescrive dopo sei anni”.

“L’indagine che andava fatta – dice Di Pisa – era quella di Milano, sul quel video girato da un metronotte in cui si vedeva una bimba. Era sicuramente Denise, al 99 per cento, ci metto la mano sul fuoco”.

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