«Il governo impugnerà i condoni edilizi delle Regioni»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-12

L’annuncio di Graziano Delrio in un’intervista a Repubblica

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“Quando sento parlare di Italia dei condoni mi sembra di essere tornato indietro di vent’anni. Davanti a numeri sempre più impietosi sugli scempi edilizi, non possiamo permetterci alcuna distrazione: abbiamo appena impugnato la legge della Campania sui cosiddetti ‘abusi di necessità’, siamo pronti a fare lo stesso con tutte le altre norme regionali ispirate a principi diversi da quelli dell’interesse nazionale”. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, in un’intervista a Repubblica. “Non metto in dubbio la buona fede delle Regioni e cerco sempre di evitare qualsiasi contenzioso”, dice Delrio.

“Mi rendo conto che si tratta di provvedimenti che cercano di rispondere alle esigenze dei cittadini, ma esistono limiti su cubature e incidenza sul territorio che non possono essere superati. Non sono tollerabili difformità di vedute tra Stato ed enti locali, soprattutto su temi come quello dell’abusivismo edilizio”. Contro l’abusivismo “il vero deterrente sono le demolizioni: se chi commette un abuso perde il possesso del bene e lo vede distruggere, ci penserà cento volte prima di commetterne un altro”, osserva il ministro, che propone di “concentrarsi sulle priorità: la seconda casa al mare, l’ecomostro costruito da un mafioso, lo scempio a due passi dalla costa. Cominciamo da quelli, proviamo ad accelerare l’iter per abbattere abusi conclamati di questo genere. E, soprattutto, aiutiamo chi di questa battaglia ne fa un programma politico, mettendoci la faccia e rischiando in prima persona”. Il riferimento è al sindaco di Licata Angelo Cambiano, “un eroe” e “un esempio per gli altri primi cittadini”. L’abusivismo, prosegue Delrio, “non è solo un problema di legalità, che pure è fondamentale. La vera questione è quella della sicurezza: chi vive in una casa abusiva deve sapere che ha molte più probabilità di morire per colpa della scarsa qualità del cemento, degli scempi che hanno alterato il suolo, di un piano rialzato costruito senza rispettare le norme”.

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