I dati di oggi del coronavirus in Lombardia: il bollettino del 23 giugno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-23

Ci sono 62 nuovi positivi e 6 morti nel bollettino della Regione sul Coronavirus in Lombardia oggi 23 giugno 2020. Gli attualmente positivi sono scesi di 734 unità mentre i tamponi effettuati continuano a calare e sono 6986

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Ci sono 62 nuovi positivi e 6 morti nel bollettino della Regione sul Coronavirus in Lombardia oggi 23 giugno 2020. Gli attualmente positivi sono scesi di 734 unità mentre i tamponi effettuati continuano a calare e sono 6986. Dei positivi scoperti oggi, 23 vengono dal test sierologico.

I dati di oggi del coronavirus in Lombardia: il bollettino del 23 giugno

I pazienti in terapia intensiva ammontano a 51, stabili rispetto a ieri mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 910, ovvero 137 in meno rispetto a ieri. I guariti o dimessi ammontano invece a 790. Il totale dei positivi dall’inizio della pandemia è di 93173 e i tamponi effettuati sono 971721.

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Per quanto riguarda la ripartizione territoriale, Milano ha 26 nuovi positivi di cui 15 in città, Bergamo ne ha sei così come Brescia mentre Monza e Pavia ne hanno quattro in più. Ci sono due nuovi positivi a Como, Cremona, Mantova e Varese mentre ammonta a un solo caso la crescita dei positivi a Lodi e Lecco.

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La Regione Lombardia intanto pensa di togliere l’obbligo di mascherina dal primo luglio nei luoghi pubblici. Una decisione criticata dagli esperti. Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco, su mascherine, distanziamento e tracciamento invita oggi in un’intervista a Repubblica a non abbassare la guardia: ««Mi sembra che finora l’utilizzo delle mascherine sia stato abbastanza casuale, non rispettato in maniera costante da parte di tutti. Sospenderne adesso l’uso è prematuro, è un segnale sbagliato, si mette il carro davanti ai buoi: il virus è ancora tra noi. Ci sono stati nuovi  focolai, per esempio al San Raffaele di Roma o al Niguarda di Milano, che ci dicono che vale ancora la pena tenerla. È presto per lasciarla a casa. In molti continueranno a usarla a prescindere, tanti altri continueranno a fregarsene come hanno fatto finora». Non solo. Anche il professor Giuseppe Remuzzi, che ha parlato di nuovi positivi non (molto) contagiosi, raccomanda in una dichiarazione rilasciata a Repubblica Milano prudenza alla Regione:  «Dobbiamo dire le cose come stanno, senza dismettere mascherine e distanziamento. Perché quelle sono le cose che probabilmente ci hanno protetto».

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