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Cosa c’è da chiarire nella morte di Giacomo Sartori
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-09-25
Cosa sappiamo della morte di Giacomo Sartori e le incongruenze ancora da chiarire in attesa dell’autopsia disposta per oggi
Il corpo di Giacomo Sartori, il ragazzo di 29 anni scomparso a Milano qualche giorno fa, è stato trovato a poco più di 100 metri dal luogo in cui era la sua auto. A terra, nel frutteto dell’agriturismo Cascina Caiella solo le chiavi della macchina e il telefono cellulare, lo stesso acceso e agganciato alla cella in zona fino a domenica mattina. Proprio la Volkswagen Polo grigia, regolarmente parcheggiata, era stata segnalata mercoledì scorso dal proprietario di una cascina che dà sulla strada e che si era preoccupato perché era lì da giorni, ferma.
Cosa c’è da chiarire nella morte di Giacomo Sartori
Il 29enne di Belluno, ma residente a Milano, aveva fatto perdere le sue tracce la sera di venerdì scorso. Ieri mattina il ritrovamento del suo corpo, privo di apparenti segni di violenza, sul quale sarà effettuato l’esame autoptico. L’ipotesi che prevale è che si tratti di un suicidio. Il corpo di Giacomo era infatti impiccato ad una quercia. E il luogo del ritrovamento, molto frequentato, rende improbabile che si tratti di una messa in scena. Tuttavia alcune domande devono ancora avere una risposta. Come mai nessuno si è accorto della presenza di Sartori? L’albero è nel frutteto dell’agriturismo Cascina Caiella, e lì lavorano abitualmente i titolari e i contadini. Vero è però che il corpo era nascosto dalla vegetazione folta. La Stampa ricostruisce cosa avrebbe fatto Sartori prima della morte. Giacomo è stato trovato impiccato con una prounga elettrica, simile a quelle che si trovano nel retro dell’agriturismo. Sartori l’ha presa lì? Non è difficile accedere all’area che però è illuminata da un faro tutta la notte:
Nel frattempo il giovane è arrivato a cascina Caiella, ha parcheggiato la sua Polo, che i titolari dell’attività hanno notato la prima volta solo domenica sera. Il cavo elettrico era gettato nel retro. Prima però il ragazzo avrebbe provato a utilizzare una catenina bianca e rossa, di quelle usate per delimitare i parcheggi, che ieri mattina era ancora appesa all’albero
Perché Giacomo Sartori è andato lì? Non ci era mai stato. Secondo gli investigatori potrebbe aver seguito il segnale del cellulare che gli era stato rubato con lo zaino che conteneva anche i suoi due pc. Nella zona non ci sono segni di trascinamento, e il corpo apparentemente non presenta lesioni. Sarà l’autopsia prevista per oggi a fornire le risposte che ancora non sono arrivate.