Giacomo Sartori: trovato morto il ragazzo scomparso a Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-24

Giacomo Sartori, il 30enne originario della provincia di Belluno, scomparso da Milano, la città in cui viveva e lavorava, in circostanze ancora da chiarire, è stato trovato morto

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Giacomo Sartori, il 30enne originario della provincia di Belluno, scomparso da Milano, la città in cui viveva e lavorava, in circostanze ancora da chiarire, è stato trovato morto. Il corpo era a Casorate Primo (Pavia), vicino al luogo dove era stata rinvenuta anche la sua auto. Prima della scomparsa Giacomo era stato vittima del furto del suo zaino in un bar, dove si trovava con gli amici.

Giacomo Sartori: trovato morto il ragazzo scomparso a Milano

L’auto di Giacomo Sartori era stata ritrovata due giorni fa nel territorio del Comune di Casorate Primo (Pavia). Familiari ed amici, che aveva creato anche un gruppo su Facebook dedicato alla sua scomparsa, non ricevavano sue notizie da sabato 18 settembre e il cellulare del ragazzo risultava spento. L’auto è stata trovata regolarmente chiusa ed al momento non sono emersi elementi utili e sono in corso i rilievi da parte di personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Milano.

Sartori era scomparso dopo aver passato la notte di venerdì scorso in compagnia di amici in un bar di viale Vittorio Veneto, in zona Porta Venezia, dove gli è stato rubato lo zaino. Al suo interno c’erano i documenti e il pc del lavoro, un dettaglio che potrebbe averlo turbato e che non è sfuggito agli inquirenti che indagano sul suo allontanamento. Sabato mattina non si sarebbe presentato agli appuntamenti fissati e lunedì l’azienda di software di Assago (Milano) per cui lavora avrebbe contattato la famiglia, già in cerca di notizie del giovane, originario della provincia di Belluno, in Veneto. Nella pagina Facebook dedicata alla sua scomparsa (missing Giacomo Sartori) è scritto che Giacomo, quella sera, indossava una camicia bianca, dei pantaloni beige e delle scarpe marroni.

Al momento l’ipotesi del suicidio è la più accreditata nelle indagini. Per i carabinieri, che indagano sulla vicenda, la morte è avvenuta “verosimilmente a seguito di gesto autolesivo”. Tutte le piste investigative rimangono comunque aperte. Infatti alcuni particolari come il traffico dati al momento della scomparsa, ovvero il probabile utilizzo di whatsapp prima che il cellulare fosse spento, vanno comunque approfonditi.

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