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Le proteste a Sofia contro il governo “corrotto e mafioso”

neXtQuotidiano 12/07/2020

Due consiglieri del presidente sono stati arrestati giovedì nelle loro case e i loro uffici nel palazzo presidenziale sono stati perquisiti. Diciotto gli arresti e sei feriti il bilancio totale

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Nel centro di Sofia ieri sono continuate fino a tarda notte proteste contro il governo, con migliaia di bulgari che per il secondo giorno consecutivo hanno manifestato a sostegno del presidente Rumen Radev, secondo il quale l’esecutivo “deve dare una risposta all’intero popolo per la dilagante corruzione nella gestione del Paese” ed è giunta l’ora di “ripulire il potere conquistato dalla mafia”. Sempre ieri si è svolta una contromanifestazione organizzata dal partito di centrodestra al potere Gerb, che ha radunato con autobus simpatizzanti provenienti dall’intero Paese per esprimere sostegno al governo del premier e leader del Gerb Boyko Borissov.

Le proteste a Sofia contro il governo “corrotto e mafioso”

Intanto il presidente della Bulgaria, Roumen Radev, ha chiesto sabato le dimissioni del governo, di cui ha denunciato “il carattere mafioso”, dopo le perquisizioni senza precedenti nella sede della Presidenza ordinate dalla magistratura strumentalizzata – secondo il capo di Stato – dal premier conservatore Boiko Borissov. Secondo esponenti del Gerb, i manifestanti contro il governo erano “degli ultras a pagamento, ben organizzati per rovesciare il governo”.

La Bulgaria è una repubblica parlamentare, ma il presidente si elegge a suffragio universale ogni cinque anni. Il mandato del governo Borissov scade la primavera prossima, quando dovrebbero svolgersi regolari elezioni politiche. Intanto due consiglieri del presidente sono stati arrestati giovedì nelle loro case e i loro uffici nel palazzo presidenziale sono stati perquisiti. Uno è accusato di “traffico di influenze” per aver agito da intermediario tra un uomo d’affari sulfureo e il presidente; il secondo per aver ottenuto alcuni documenti dai servizi di intelligence. Le proteste di venerdì notte e sabato mattina contro Borissov a Sofia si sono concluse con diciotto arresti, quattro feriti tra le forze dell’ordine e due nelle fila di manifestanti, secondo il governo e i media. Intanto in Bulgaria i nuovi casi di coronavirus sono stati 292, in tutto 6.964 dall’inizio dell’epidemia, cinque nuovi decessi hanno portato a 267 il totale delle vittime. In tutti i Paesi della regione, con la nuova fase epidemica, si rinnovano i timori per l’emergenza sanitaria e vengono reintrodotte misure restrittive per contenere i contagi.

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