Coronavirus: l’aperitivo a Milano di Zingaretti e altri motivi per cui dovreste starvene a casa

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-03-07

“Bisogna sconfiggere il virus seguendo la scienza”, diceva all’epoca Zingaretti. Il problema è che non lo ha fatto

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Subito dopo la notizia della positività al Coronavirus di Nicola Zingaretti ha cominciato a circolare sui social network lo scatto su Instagram e Facebook che il segretario del Partito Democratico aveva pubblicato il 27 febbraio scorso per documentare l’aperitivo a Milano con cui voleva portare il suo sostegno alla città, nel primo giorno di riapertura dei locali.

Coronavirus: l’aperitivo a Milano di Zingaretti

Zingaretti ha presenziato all’iniziativa Milanonsiferma brindando in un locale assieme a un gruppo di giovanissimi: “Ora la cosa più importante è riaccendere l’economia del Paese e ricreare fiducia, speranza. Spetta a tutte e a tutti ora collaborare, lontani dalle polemiche e vicini alle persone. L’Italia ce la farà, ci rimetteremo in moto”, diceva all’epoca il segretario dem.

aperitivo a milano di zingaretti

“Mi sembrava giusto, un bel gesto, raccogliere l’invito del sindaco Sala e del Pd di Milano. Un segnale molto chiaro di vicinanza e sostegno innanzitutto al Nord e a Milano che sta vivendo una fase molto difficile. Bisogna sconfiggere il virus seguendo la scienza”, diceva all’epoca Zingaretti. Il problema è che non lo ha fatto.

Nessuno può affermare con certezza che in quell’occasione il segretario PD abbia contratto SARS-COV-2 anche se il tempo di distanza dall’annuncio di oggi – nove giorni – è teoricamente compatibile con i tempi d’incubazione di 14 giorni. Ma l’OMS stessa dice che il periodo di incubazione del COVID-19 ufficialmente è in media di 5,2 giorni. Il periodo totale varia sempre dai 2 ai 14 giorni: secondo l’OMS dai 2 ai 10 giorni, la National Health Commission (NHC) cinese dai 10 a 14 giorni, i CDC degli Stati Uniti dai 2 ai 14 giorni.

…e altri buoni motivi per cui dovreste starvene a casa

In attesa di sapere cosa sia successo al povero Zingaretti, vale la pena spiegare che la scienza, quella che il segretario PD diceva di voler seguire, consigliava caldamente (eufemismo) di starsene a casa e di evitare occasioni conviviali come l’aperitivo a Milano a cui Zingaretti ha voluto presenziare. E mica solo Zingaretti: leggete cosa ha scritto poco fa la sindaca di Crema Stefania Bonaldi su Facebook:

Cari cremaschi e cremasche noi ce la stiamo mettendo tutta a darvi informazioni equilibrate, ma devo richiamare tutti a maggior senso di responsabilità e consapevolezza. Ci sono molte medie strutture di vendita non alimentare aperte nonostante i divieti e le stiamo facendo chiudere con le forze dell’Ordine, cosi come stamane la PS mi segnala che nei bar c’è pieno di gente che sta a distanza molto inferiore a un metro.

Vogliamo capirla o no che occorre essere più responsabili, starsene il più possibile a casa o al limite andarsene a camminare in campagna e limitare le nostre relazioni sociali senza accalcarsi in giro?

stefania bonaldi coronavirus

In provincia di Cremona i casi positivi sono 560 e crescono ormai di oltre un centinaio al giorno senza segni di cedimento. E negli ospedali siamo al limite e gli operatori sanitari allo stremo (anche solo per rispetto del loro lavoro la sobrietà dovrebbe essere la parola d’ordine!).

Siamo tutti responsabili non solo di noi stessi ma anche di chi ci circonda, diamoci davvero una regolata!

E se ciò non fosse abbastanza chiaro, Barbara Balanzoni, medico anestesista rianimatore, lo ha spiegato ancora più semplicemente in questo video: “C’è troppa gente in giro. Lo dico chiaramente perché a volte cercare di essere empatici non rende l’idea: non ci sono i posti nelle rianimazioni, non ci sono abbastanza respiratori. I posti in rianimazione sono un numero, i pazienti che hanno bisogno di rianimazione sono e saranno di più: l’unica cosa che si può fare in caso in cui non ci siano abbastanza respiratori è bloccare le sale operatorie, vuol dire che chi deve essere operato non può essere operato. Se continuate a stare assembrati nei bar, nelle discoteche, se continuate a fare la vostra vita come sempre, aumenterete il numero di contagi”.

Ecco quindi che dovrebbe essere chiaro: c’è un pericolo di contagio e troppa gente in giro. Non ci sono abbastanza posti in rianimazione e in terapia intensiva e si rischiano conseguenze pericolose per tutti. Speriamo sia chiaro.

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