Conte: “Io sto con Fedez. Nessuna censura”. Pillon: “Incontriamoci”. Le reazioni della politica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-02

Mentre Salvini riesce a criticare solo il cappellino del rapper, arrivano il sostegno e la richiesta di chiarimenti dal mondo giallorosso. Letta: “Ci aspettiamo le scuse della Rai”

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L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato il suo sostegno a Fedez con sei parole. Ha postato una foto del rapper, e una didascalia laconica. Sei parole e due punti: “Io sto con Fedez. Nessuna censura”. E, c’è da dirlo, non è l’unico. Anzi: tutto il mondo dem è dalla parte del cantante, tutto l’altro (e parliamo soprattutto dei sovrasti della Lega, ma anche di Fdi), no. Andiamo con ordine, e iniziamo da Matteo Salvini e dal suo partito, da cui tutto è nato. Subito dopo l’intervento sul palco del cantante, il leader della Lega ha parlato sui suoi social. E, non ha trovato di meglio che attaccare Fedez per il cappellino della Nike che indossava (farà così poi tutto il partito). Ha scritto: “Alla faccia del divieto di pubblicità in Rai”, poi una serie di parole sull’amore e la libertà (seguite, da un “ma no al Ddl Zan), e ancora: “Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti.
Il diritto alla vita ed all’amore sono sacri, non si discutono”. Un incontro che oggi, anche (e addirittura) Pillon gli ha chiesto: “Quando vorrà un confronto anziché continuare coi soliloqui di parte e di partito, sa come trovarmi. Pazienza. Magari un giorno lo capirà. Pregherò volentieri anche per lui”. Non si è espressa invece ancora la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Il mondo dem e il 5 Stelle

Il numero uno del partito democratico Enrico Letta questa mattina si è espresso, e lo ha fatto così, ringraziando il rapper: “Ci aspettiamo scuse dalla Rai, un chiarimento. Io voglio ringraziare Fedez, il fatto che uno come lui parli di questi temi rende possibile di rompere questo tabù” visto “che sembra che non si può parlare di diritti perché siamo in pandemia”. A pensarla come lui è anche l’ex segretario del Nazareno, Nicola Zingaretti: “Fedez ha citato frasi ed espressioni di alcuni politici della Lega. Forse ora se ne vergognano, ma certo la soluzione non può essere la censura di un artista. Ricordiamoci che ci sono esseri umani picchiati e offesi solo per quello che sono. Dovrebbe essere naturale approvare una legge che li tuteli. Questa è la legge Zan e va approvata”. Messaggi con lo stesso significato sono arrivati anche da altri esponenti del partito, come Valeria Fedeli ed Emanuele Fiano.

Del Movimento 5 Stelle, come detto, ha parlato con poche ma chiare parole il suo neo leader, l’ex premier Giuseppe Conte: “Io sto con Fedez. Nessuna censura”. E poi anche tutti gli altri, dall’ex capo politico Luigi Di Maio, alla sindaca di Roma Virginia Raggi. Il ministero degli Esteri: “Conosco Fedez da tempo, oltre ad essere un cantante di grande talento è una persona che in tutto quello che fa ci mette sempre il cuore. Ogni artista deve avere la possibilità di esibirsi liberamente, esprimendo le proprie idee e mostrando la propria arte. La musica è qualcosa di profondo che molto spesso ci permette di capire e affrontare problematiche legate alle persone e alla nostra società”. Virginia Raggi, sindaca di Roma: “Fedez è stato un grande e ha ragione. Bisogna ripartire dal lavoro, dal sostegno a chi è rimasto indietro e dai diritti di tutti”.

 

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