Conte caccia Siri

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-05-02

Il presidente del Consiglio annuncia che proporrà la revoca in CdM. Dove i 5 Stelle sono la maggioranza

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Giuseppe Conte annuncia che proporrà al Consiglio dei Ministri la revoca della nomina del sottosegretario Armando Siri. E visto che nel CdM si vota e i ministri M5S sono in maggioranza, l’avvertimento del presidente del Consiglio suona come una cacciata.

Conte caccia Siri

“Ho letto la dichiarazione in cui preannuncia le dimissioni – dice Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi – ma credo che il procedimento giudiziario avrà un suo corso, quello politico un altro. Le dimissioni o si danno o non si danno dimissioni future condizionate ad attività dei giudici non hanno molto senso questo lo dobbiamo per la chiarezza e la trasparenza dell’azione di governo e per il rispetto delle istituzioni”. E conclude: “Dalla mia esperienza di avvocato so che eventuali dichiarazioni spontanee non avranno il potere di dare una svolta alle indagini. Per questo al prossimo cdm proporrò la revoca di Siri”, conclude. Lanciando poi un guanto di sfida al Carroccio: “Invito la Lega a comprendere che questa soluzione non e’ una condanna di un suo esponente e non si lasci guidare da una reazione corporativa ma si lasci ispirare da una più complessiva e superiore valutazione per un interesse superiore”. E dopo il cerchio, anche la botte: “Il Movimento 5 stelle non ne approfitti per cantare una vittoria politica che cosi’ impostata finirebbe per calpestare i diritti di una persona”.

Subito dopo la notizia della convocazione della conferenza stampa, il sottosegretario ai trasporti aveva rilasciato una nota stampa in cui cercava di prendere ancora tempo: “Dal primo momento ho detto di voler essere immediatamente ascoltato dai magistrati per chiarire la mia posizione. La disponibilità dei magistrati ad essere ascoltato c’è e confido di poterlo fare a brevissimo. Sono innocente, ribadisco di avere sempre agito correttamente, nel rispetto della legge e delle istituzioni, e di non avere nulla da nascondere. Proprio per questo, vivo questa situazione con senso di profonda amarezza”, aveva scritto Siri. “Confido che una volta sentito dai magistrati la mia posizione possa essere archiviata in tempi brevi. Qualora ciò non dovesse accadere, entro 15 giorni, sarò il primo a voler fare un passo indietro, rimettendo il mio mandato, non perché colpevole, bensì per profondo rispetto del ruolo che ricopro”.

La reazione di Salvini

Prima della conferenza stampa Salvini, che evidentemente conosceva il contenuto delle dichiarazioni che stava per fare Conte, ha dichiarato: “I magistrati sono pronti ad incontrarlo e dimostrerà la totale estraneità ad una vicenda surreale dove due tizi parlavano di lui senza che sia stato fatto nulla. In un paese civile funziona così. Lascio a Conte e Siri le loro scelte. A me va bene qualunque cosa, se me la spiegano”.

E alla fine della giornata Di Maio dà l’ultimo annuncio: “Il Cdm potrebbe tenersi tra l’8 e il 9 maggio, spero non si arrivi al voto, se mai il M5S voterà a favore e il M5S ha la maggioranza assoluta in Cdm”.

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