Conte si prende i 5 Stelle: “Rifonderemo il Movimento senza rinnegare il passato”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-01

Lo ha detto ai gruppi parlamentari, agli eurodeputati, ai consiglieri regionali e agli amministratori locali intervenendo all’assemblea dei pentastellati in streaming

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L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il suo nuovo Movimento 5 Stelle, intervenendo in streaming all’assemblea dei pentastellati. E ha mostrato il nuovo volto della formazione che nel 2009 Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno tirato su: “Rifonderemo il Movimento 5 Stelle senza però rinnegare il passato”. In questa frase c’è molto del suo progetto, strizzando un occhio al passato (così per non spaccare il fronte più conservatore), e però guardando avanti, presentando dolcemente ciò che andrà e vorrà limare e stravolgere dei 5 Stelle.

Il discorso di Conte

Oggi sono qui con voi anche perché dietro le sollecitazioni di tantissimi di voi e di Beppe Grillo ho accettato questa sfida complessa ed affascinante: rifondare il Movimento 5 stelle. Non è un’operazione di restyling o marketing politico ma un’opera coraggiosa di rigenerazione del Movimento, senza rinnegare il passato.

Rifondare non vuol dire rinnegare ma deve essere un’opera che valorizzi l’esperienza fatta che proietti il M5S in una forza capace di presentare un nuovo modello di sviluppo. Un modello di sviluppo che realizzi condizioni effettive di benessere equo e sostenibile, che coniughi la transizione energetica in atto per ridurre le tante diseguaglianze.

Proporrò una carta dei principi e dei valori, in modo che chi vorrà aderire a questa nuova forza politica non abbia dubbi sulla sua identità. Nel Movimento dobbiamo partire da 2 punti solidi: una proposta che definisca una chiara identità politica e una proposta per dotare il movimento di razionalità organizzativa, coinvolgendo le varie organizzazioni territoriali e della società civile in modo stabile.

Rispetto della persona; ecologia integrale, secondo cui occorre affidarsi a modelli di sviluppo aperti a misurare le condizioni effettive di benessere equo e sostenibile; la giustizia sociale. In passato il M5s è ricorso a espressioni giudicate spesso aggressive ma ogni fase ha la sua storia, dobbiamo essere consapevoli che la politica non deve lasciare sopraffarsi dalla polemica, deve riconoscere anche la bontà delle idee altrui.

La regola dell’uno vale uno è il fondamento della democrazia, tutti devono poter contribuire alla vita democratica del Paese” ma quando “si tratta di assumere funzioni istituzionali di responsabilità, occorrono persone oneste, capaci e con specifiche competenze.

 

 

 

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