La risposta perfetta della comunità ebraica alle parole di Michetti su ebrei, banche e lobby

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-10

La presidente della comunità ebraica romana Ruth Dureghello e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni rispondono all’articolo in cui candidato sindaco di Roma per il centrodestra Enrico Michetti parlava di ebrei “banchieri e lobbisti”

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Non si è fatta attendere la replica della comunità ebraica alle parole che il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti aveva scritto in un articolo di oltre un anno fa – riportato ieri dal Manifesto – su ebrei “banchieri e lobbisti”. In un pezzo apparso nel febbraio 2020 su Radio Radio – di cui è opinionista – l’uomo della destra per la corsa al Campidoglio scriveva: “Ogni anno si girano e si finanziano 40 film sulla Shoah, viaggi della memoria, iniziative culturali di ogni genere nel ricordo di quell’orrenda persecuzione. E sin qui nulla quaestio, ci mancherebbe. Ma mi chiedo perché la stessa pietà e la stessa considerazione non viene rivolta ai morti ammazzati nelle foibe, nei campi profughi, negli eccidi di massa che ancora insanguinano il pianeta. Forse perché non possedevano banche e non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del pianeta”.

“Il pensiero che le nostre istituzioni cittadine siano guidate da persone il cui pensiero è intriso di pregiudizi fa tremare”, ha commentato la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni. “Cultura del dialogo ed educazione alla memoria di ciò che fu il fascismo – ha proseguito – siano punti cardine alla base anche delle scelte elettorali”. In serata è arrivata anche la reazione della presidente della comunità ebraica romana, Ruth Dureghello, che ha risposto direttamente a Michetti spiegandogli che “quando chiediamo di ricordare la Shoah non lo facciamo per noi ebrei, lo facciamo perché la Shoah è il paradigma del male e il male va combattuto senza ambiguità di nessuno tipo”. Ha poi definito le parole dell’articolo “pericolose” perché “nascondono un inquietante pregiudizio”.

Trovatosi nell’occhio del ciclone, il candidato del centrodestra ha corretto il tiro: “La Shoah – ha spiegato – è stata unica nella sua disumanità contro uomini e donne che non avevano nessuna colpa, il punto più basso della storia. Ricordare altre tragedie della storia non aggiunge o toglie nulla all’Olocausto che rappresenta un unicum”.

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