“Commenti misogini”: la difesa in tv del compagno (giornalista) di Giorgia Meloni | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-22

Il prof. Giovanni Gozzini dell’Università di Siena le aveva dato della “rana dalla bocca larga, una vacca, una scrofa”. La solidarietà alla leader di Fdi è arrivata da più parti.

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“Per coloro che non lo sapessero, sono il compagno di Giorgia Meloni, la madre di mia figlia”. Inizia così il discorso di Andrea Giambruno, dopo aver dato su Tgcom24 la notizia degli insulti del Prof. Giovanni Gozzini, storico dell’Università di Siena, che nei giorni scorsi, e intervenendo in una radio locale, aveva apostrofato la leader di Fratelli d’Italia con epiteti di cattivissimo gusto (“una vacca, una scrofa”). E per i quali anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha contattato la Meloni per esprimerle la sua solidarietà.

Continua il giornalista:

Sono molto fiero di quello che ha fatto nella sua vita. Non mi permetto di commentare le parole del professore perché ci sono altri luoghi dove verranno commentate e sentenziate in altri termini. Mi permetto solo di dire che ci sono dei minori che leggono certe schifezze. Io spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole di ciò che ha fatto nella sua vita. Mi auguro, professore, ammesso che lei abbia dei figli, che i suoi di figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi.

Non solo il Presidente della Repubblica, ma anche diversi esponenti della politica hanno mostrato solidarietà nei confronti del leader di Fratelli d’Italia. Ha parlato anche il Rettore dell’Università di Siena (dove Gozzini insegna), Francesco Frati: “Gozzini si è scusato prima con me e successivamente con un comunicato. È un professore di un certo livello e mai mi sarei aspettato un comportamento simile da lui, la cosa mi ha sorpreso parecchio. Ho già convocato il mio ufficio legale e valuteremo con i membri del collegio di disciplina tutti i provvedimenti che la normativa prevede”.

Questo perché dalla politica arrivano richieste di licenziamento e sospensione. Tanto che lo stesso Gozzini ad Adnkronos ieri ha detto:

Il rettore ha la mia testa a sua disposizione, il buon nome dell’università prima di tutto. Quello che dovevo dire l’ho detto, non volevo offendere in quel modo, ora starò il più silenzioso possibile, meglio che io stia zitto. Vediamo se chiamare la Meloni. Aspetto che la notte porti consiglio.

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