Come si è difeso Castellino davanti al gip

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-14

In poche ore Castellino e Fiore sono passati da violenti aggressori a vittime dello stato: la singolare storia di Carlo Taormina

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Si è manifestata in queste ore una curiosa crisi d’identità all’interno di Forza Nuova, in pochi giorni sono passati da aizzatori di folle a realtà che non esiste più da 20 mesi.

Nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al gip Annalisa Marzano dopo gli scontri avvenuti sabato scorsi nel corso della manifestazione no green pass che ha visto anche l’assalto alla sede della Cgil, Giuliano Castellino e Roberto Fiore hanno detto che erano “in piazza per protestare contro l’obbligo di green pass ma non come militanti di Forza Nuova perché il movimento non opera più da venti mesi”.

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Al termine dell’interrogatorio ha parlato anche Taormina, legale dei due vertici del movimento fascista.

“La ‘trattativa’ fra ‘Forza nuova’ e la Digos per andare verso la sede della Cgil c’è stata, è sicura al centocinquanta per cento – ha detto Taorimina -. L’interrogatorio è finito da poco, e ormai si tratta di un dato conclamato confermato da tutti gli indagati e, cosa più importante, l’ha dovuto confermare anche la polizia”.

“I fatti si sono svolti così – racconta Taormina -, Castellino e Fiore hanno dato l’incarico a Luigi Aronica, quello più in contatto con la polizia, di chiedere l’autorizzazione per il corteo, e fra le varie ipotesi, fra cui quella pericolosa di andare a Palazzo Chigi, viene fuori quella di andare da Landini alla Cgil, perché Landini, dopo aver detto no al green pass, poi ha detto sì. E allora il capo dei responsabili della Digos in piazza, di cui oggi abbiamo fatto anche il nome ma che non posso dire pubblicamente, ha riferito che avrebbe parlato coi suoi superiori, presumo la Questura, poi non lo so, e che gli serviva mezz’ora. E dopo mezz’ora di attesa con calma e tranquillità, i superiori autorizzano il passaggio da piazza del Popolo alla Cgil”.

L’analisi riportata dall’avvocato dei due indagati rimane ad ora tutta da verificare, s’intende. E si conclude spiegando che “Non è accertata solo la trattativa con la Digos, ma anche che Castellino e Aronica non sono mai entrati in Cgil, non hanno partecipato a nessun assalto, Fiore non ha partecipato a nessun assalto, è entrato dentro alla Cgil ad assalto effettuato, e con l’accordo dei poliziotti che erano già dentro, per prendere alcune persone e portarle fuori, fra queste Imperatore, il vecchietto che è stato pure arrestato e l’altro giorno il tribunale di Roma ha scarcerato”. Insomma, ora sono vittime.

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