Clorochina: il passo indietro degli USA

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-08

Il CdC toglie dal suo sito una linea guida sull’uso che era stata voluta da Trump. Anthony Fauci dice che non ci sono prove che funzioni

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Il Cdc americano ha rimosso dal proprio sito una linea guida sull’uso della clorochina, il farmaco antimalarico considerato tra i più promettenti nella lotta al COVID-19, che affermava che il farmaco è ‘efficace’, per sostituirla con una versione molto più blanda in cui si indica solo che è ‘oggetto di test clinici’. Lo rivela il sito The Hill, che ricorda come il principale sponsor del farmaco sia il presidente Usa Donald Trump, che se ne è innamorato dopo aver visto un servizio su Fox News. Nella versione originale il Cdc riportava anche alcuni dosaggi possibili per la terapia, affermando che “esistono evidenze aneddotiche sull’efficacia”, una formula giudicata ‘inusuale’ da molti esperti. La prima pubblicazione era stata richiesta dallo stesso Trump, che aveva chiesto all’ente di rendere il farmaco, e il suo analogo idrossiclorochina, più disponibili. La versione aggiornata invece non riporta più la frase e i dosaggi, mentre afferma soltanto che “il farmaco è oggetto di ricerca in test clinici su pazienti infetti dal coronavirus”. In alcuni studi la clorochina sembra riuscire a ridurre la durata della malattia, mentre altri non hanno trovato vantaggi, soprattutto se usata in fase avanzata. Proprio negli Usa una persona è morta dopo aver ingerito un prodotto per la pulizia degli acquari che conteneva il principio attivo.

E a mostrarsi non tanto entusiasta sul farmaco è anche Anthony Fauci, immunologo della task force della Casa Bianca: clorochina e idrossiclorichina, antimalarici con azione antivirale come farmaci efficaci contro il coronavirus? “Non dico che non funzionano, dico che ancora non lo sappiamo. La sperimentazione clinica e’ avvenuta in maniera troppo casuale per avere certezza sulla loro efficacia”, ha detto in un’intervista a La Repubblica, in cui ha messo in guardia dall’entusiasmo mostrato anche dal presidente Usa, Donald Trump, riguardo alle cure con tali farmaci. “Il presidente parla di quei farmaci sulla base di ‘aneddoti’, come lui stesso li definisce, ma io sono uno scienziato e gli aneddoti non mi bastano”, ha spiegato, sottolineando che “allo stato delle cose” l’utilizzo di tali farmaci “e’ una decisione che deve prendere il medico, se possibile informando il paziente dei possibili effetti collaterali”. “Non giudico chi le prescrive”, ha aggiunto Fauci, ribadendo la sua posizione: “La prova finale ancora non c’è”.

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