L’assessora che fa una battuta infelice sui nasi degli ebrei in una sinagoga | VIDEO

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-19

L’assessora si è lasciata andare ad un’uscita poco gradita tutta incentrata sui soliti antichi stereotipi riguardo gli ebrei

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Oggi è la Giornata europea della cultura ebraica e, per l’occasione, in molte città d’Italia sono stati organizzati incontri con la comunità giudaica e le istituzioni. Uno di questi si è tenuto nella sinagoga di Genova, dove a rappresentare il Comune è stata chiamata l’assessora ai Servizi sociali Lorenza Rosso, della lista civica “Vince Genova” che fa capo al sindaco Marco Bucci. La donna si è resa protagonista di un siparietto non proprio gradito a causa di una battuta piuttosto infelice.

Nello specifico, l’assessora Rosso, durante il suo intervento, si è lasciata andare ad un’uscita poco gradita tutta incentrata sui soliti antichi stereotipi riguardo gli ebrei, frutto sgradito della propaganda fascista e nazista del secolo scorso. “Mentre venivo qui mi è venuta in mente una storiella che mi ha raccontato un amico ebreo che ora non c’è più – ha esordito Rosso – Mi disse: ‘Sai perché gli ebrei hanno il naso grande? Perché l’aria è gratis”.

Chieste le dimissioni dell’assessora Lorenza Rosso per la battuta infelice sui nasi e sull’avarizia degli ebrei

Come prevedibile, la battuta di Lorenza Rosso non ha fatto ridere nessuno dei presenti, anzi, ha praticamente creato il gelo in sala. In realtà, l’intervento dell’assessora era partito pure col piede giusto: “Porto i saluti del sindaco e di tutta l’amministrazione, avere questa comunità ebraica così attiva all’interno di questa città è una grande funzione sociale di cui tutti noi riconosciamo l’importanza. È una gioia essere qui in una giornata in cui la prima parola che ho letto è ‘rinnovamento’, seguiremo tutti questa giornata con grande attenzione”.

Poi, la gaffe sui nasi grandi degli ebrei e sulla loro avarizia, seguita da una considerazione simile sul popolo genovese, secondo lo stereotipo notoriamente “taccagno”. L’assessora ha infatti proseguito: “Questo è un punto che accomuna ancor di più le nostre comunità”. Poi, ha concluso: “Grazie a tutti, grazie al rabbino e grazie dell’invito, buon convegno”.

Immediate le reazioni della politica alle parole di Lorenza Rosso: “Non è accettabile che una rappresentante del governo della città usi toni irrisori (anche se ha premesso di aver ascoltato le parole poi riferite da un amico ebreo, quasi a volersi coprire le spalle dalle accuse di antisemitismo) nei confronti di una comunità civile e religiosa, utilizzando stereotipi che fanno ripensare alla più bieca propaganda antisemita – dicono Pd, Genova Civica, Lista Rosso Verde e M5s -. Né è accettabile che si parli di ciò che accomuna la città alla comunità ebraica: tutte le realtà genovesi sono la città, nel suo complesso. E ne costituiscono la ricchezza, al di là dell’ignorante propaganda del localismo ad ogni costo e dell’identità autocostruita a suon di folklore. Esprimiamo la nostra solidarietà alla comunità ebraica tutta. Nel contempo chiediamo all’Assessora Lorenza Rosso di rassegnare le dimissioni. Non è evidentemente all’altezza di rappresentare le genovesi e i genovesi”.

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