Opinioni
C'è un Verdini nel PD. Da tre anni
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-09-08
Tommaso Verdini, 27 anni, è il figlio del senatore Denis Verdini, leader di Ala e per anni in FI. Lui di mestiere fa l’imprenditore: in centro a Firenze, qualche mese fa, assieme ad altri soci ha aperto PaStation, un ristorante specializzato in pasta. E in programma c’è anche l’inaugurazione di un nuovo punto vendita a […]
Tommaso Verdini, 27 anni, è il figlio del senatore Denis Verdini, leader di Ala e per anni in FI. Lui di mestiere fa l’imprenditore: in centro a Firenze, qualche mese fa, assieme ad altri soci ha aperto PaStation, un ristorante specializzato in pasta. E in programma c’è anche l’inaugurazione di un nuovo punto vendita a Londra. Ma soprattutto, racconta oggi il Corriere della Sera, è iscritto al PD da tre anni:
Inutile chiedergli del perché di questa scelta, assai curiosa per un ragazzo cresciuto al fianco del padre, negli anni in cui Denis era il plenipotenziario di Berlusconi: decideva tutto e sceglieva tutti i candidati o quasi. Renzi è una sua conoscenza di vecchia data?, chiese Vanity Fair in una intervista all’architetto del Patto del Nazareno. «No, è molto più giovane di me, aveva rapporti più coni miei figli». E aveva ragione.
Al telefono è un no comment secco: «È una scelta privata, vi prego di rispettarla. Non voglio creare polveroni», dice Verdini junior con voce gentile, ma ferma. Però Firenze è piccola, il giro di amici di Tommaso è ampio e basta fare qualche altra chiamata per scoprire quando è scoppiata la passione politica per Renzi, nonostante gli anni passati a contatto diretto con Berlusconi.
Verdini, oggi 27enne, ha fatto il liceo al Poggio Imperiale, prestigioso istituto privato a due passi dal Piazzale Michelangelo. È anche qui che l’allora giovanissimo Renzi incontrò più volte i ragazzi, con la fascia da presidente della Provincia, anche a caccia del voto dei tanti 18enni che lo sostennero alle primarie «contro tutti» per diventare sindaco. Ecco,dopo quei faccia a faccia Verdini junior ha sempre votato per «Matteo», mentre il babbo gli mise contro l’ex portiere della Fiorentina Giovanni Galli per la sfida,impari, verso Palazzo Vecchio. Poi Tommaso si è diplomato, iscritto all’università ed è pure diventato giornalista pubblicista al Giornale della Toscana, costola locale del Giornale di Berlusconi, poi però risucchiato nella voragine del fallimento.
Nel suo curriculum, racconta il quotidiano, c’è anche la rottura delle ganasce che i vigili avevano messo al suo Suv parcheggiato in zona pedonale. Quella notte Denis, svegliato dalle forze dell’ordine che cercavano il figlio, si arrabbiò assai.