Carlo Ferretti e gli amici: chi c’è dietro lo scherzo del porno a Piazza Maggiore a Bologna

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-07-25

Ieri L’insegnate privata, pellicola a luci rosse del 1983 firmata da Gary Grave, è stata proiettata a Piazza Maggiore a Bologna alle 2 di notte. Una signora ha chiamato i carabinieri che hanno bloccato i proiezionisti: una ventina di goliardi universitari con tanto di feluca, identificati insieme ad alcuni spettatori, bloccati lì fino alle 4,30 e sanzionati con una multa da oltre 5 …

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Ieri L’insegnate privata, pellicola a luci rosse del 1983 firmata da Gary Grave, è stata proiettata a Piazza Maggiore a Bologna alle 2 di notte. Una signora ha chiamato i carabinieri che hanno bloccato i proiezionisti: una ventina di goliardi universitari con tanto di feluca, identificati insieme ad alcuni spettatori, bloccati lì fino alle 4,30 e sanzionati con una multa da oltre 5 mila euro. Oggi il Corriere di Bologna racconta chi c’è dietro lo scherzo del porno a Piazza Maggiore a Bologna:

Tutti solidali coi goliardi. Immediato il lancio di un crowdfunding che alle 19 aveva già superato la cifra richiesta per pagare la multa. Una goliardata che, a parte le forze dell’ordine (e la signora), ha fatto sorridere anche il direttore della Cineteca, Gianluca Farinelli: «Uno scherzo perfetto, nel solco della commedia italiana, che con la trovata della “vecchietta” sarebbe piaciuto moltissimo a Monicelli. Un grande successo, sì, ma non so se avrà un seguito, vediamo…», dice scherzando il direttore della Cineteca. «Di certo in un momento così pesante e cupo, questo è un gesto di liberazione e divertente, ecco perché ha avuto successo sui social».

Così la pensano un po’ tutti, ma c’è la legge. E dire che quei quindici minuti proiettati — un insolito quarto d’ora accademico—non erano altro che il regalo di compleanno per il Gran Maestro, l’informatico Leonardo Di Felice, ideato dall’Imperatore delle Terre del Nord, il corregionale abruzzese Carlo Ferretti, laureando in ingegneria meccanica. È stato quest’ultimo a scegliere la pellicola e a proiettarla insieme agli altri goliardi. «Non volevamo una pellicola a caso, ma d’autore. Scartato Tinto Brass, troppo lento, ho scelto Graver». Con soddisfazione dei presenti. «Tutti divertiti, sono venuti da noi a complimentarsi, nessuno era infastidito, anzi avrebbero voluto vederlo fino alla fine», assicura il Gran Maestro.

Ferretti precisa al quotidiano l’ammontare del conto dello scherzo: «Due multe. Una per oltraggio alla decenza che se paghiamo subito ammonta a 3.333 euro e poi per mancata autorizzazione alla proiezione, il cui ammontare non è precisato ma va dai 250 a 1.500 euro».

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