Cannabis, il tribunale riconosce il "fumo passivo"

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-08-26

Il Tar di Bolzano ha dato ragione a un graduato dell’esercito italiano, sospeso dal servizio per quattro mesi dopo l’esito positivo di un drug test. Il caporal maggiore – scrive il Corriere dell’Alto Adige – ha affermato davanti ai giudici di non fumare, ipotizzando la “involontaria inalazione di fumo passivo dovuto alla convivenza di sei …

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Il Tar di Bolzano ha dato ragione a un graduato dell’esercito italiano, sospeso dal servizio per quattro mesi dopo l’esito positivo di un drug test. Il caporal maggiore – scrive il Corriere dell’Alto Adige – ha affermato davanti ai giudici di non fumare, ipotizzando la “involontaria inalazione di fumo passivo dovuto alla convivenza di sei mesi con la propria compagna, la quale a causa di gravi motivi personali, aveva cominciato a fare uso di cannabinoidi”. Annullata la sospensione.
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Il militare era risultato positivo a un drug test effettuato nel maggio 2013 dal Dipartimento militare di medicina legale di Padova. L’esito è stato poi confermato anche dalla controanalisi sullo stesso campione di urina, mentre un esame del capello, fatto alcune settimane dopo, ha dato invece esito negativo. Come sostenuto dalla difesa davanti al Tar di Bolzano, l’ultimo esame, visto la situazione di fumo passivo, è il più attendibile. Il Tar ha così accolto il ricorso, annullando la sospensione disciplinare. Le spese di lite di 2.500 euro sono a carico dell’Amministrazione.

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