Opinioni
Campagna Elettorale – La Serie – Episodio Sette
di Tommaso Giancarli
Pubblicato il 2018-02-05
Grazie al sapiente utilizzo delle intercettazioni ambientali e alla telepatia, Next Quotidiano è riuscito a entrare in possesso di discorsi e dialoghi captati nelle sedi dei principali partiti e movimenti politici italiani. Ve ne proporremo uno al giorno, per tutto il periodo della campagna elettorale, come contributo alla verità e per dare modo ai lettori […]
Grazie al sapiente utilizzo delle intercettazioni ambientali e alla telepatia, Next Quotidiano è riuscito a entrare in possesso di discorsi e dialoghi captati nelle sedi dei principali partiti e movimenti politici italiani. Ve ne proporremo uno al giorno, per tutto il periodo della campagna elettorale, come contributo alla verità e per dare modo ai lettori di farsi un’opinione informata sulle persone e sulle idee che andremo a votare.
Verdini: Dé, e ci s’ha anche il Partito Repubblicano.
Collaboratore: Dove metto la sfera?
Verdini: Dammi a me, lo so io.
Collaboratore: Ma c’è proprio bisogno di tener vuoto tutto questo salone? Secondo me qui ci starebbe bene un salottino coloniale…
Verdini: A parte fatti i cazzi tua, secondo il drago ha bisogno di spazio… E poi non gli piacciono i salottini coloniali, gli paiono “orientalismo”.
Collaboratore: ??
Verdini: Guarda, siamo parte integrante della coalizione di centrosinistra, ora, non ti farebbe male leggere un po’ di autori del Sud del mondo… Ti passo un Fanon, vai…
Renzi [entra nella sala]: Disturbo?
Verdini: Presidente! Tu non disturbi mai! Un tè? Il mio collaboratore qui, Abdul Tyrynnanzy, stava giusto approntando un salottino orientale…
Renzi: Che sono quelle palle lì?
Verdini: Nulla… Le ho prese per i miei figlioli, alle macchinette, volevano le palle matte per rilassarsi.
Renzi: Ah! Per un momento mi erano sembrate le cinque sfere della Prima Repubblica che servono a richiamare il drago pentapartitico. Me ne parlavano sempre i capi scout quando ci riunivano intorno al fuoco!
Verdini: No, è una leggenda e qui nessuno ha intenzione di raccogliere quelle sfere, che non esistono, per chiedere al drago la restaurazione di un ordine passato e delle ricche prebende pubbliche, magari cancellando le figure politiche degli ultimi anni e dannandone il ricordo.
Renzi: Mi pareva, infatti.
Verdini: Palle matte.
Renzi: Comunque, ero qui per chiederti se mi potevi prestare un paio di cento euro per portare mia moglie fuori a cena… Sai, è l’anniversario, lei se l’aspetta, e io sul conto ho quattro soldi…
Verdini: Ci mancherebbe altro! [tira fuori una banconota sgargiante] Ecco i dugento.
Renzi [si fruga]: Oggi ho solo il pacchetto di controllo della Popolare di Vigevano… Ma poi te li ridò…
Verdini [afferra e mette in tasca]: Figurati! Me li ridai il 27!
Renzi: Beh, grazie, eh… Ci sentiamo presto, sei un amico! [esce]
Collaboratore [rientra vestito di un caffetano, in mano un vassoio]: Tè verde?
Verdini: T’ho detto basta con questa appropriazione culturale. Adesso ti metti lì e leggi Agostinho Neto.
Copertina: El GiVa
— lo diciamo ai meno svegli che potrebbero equivocare: questo post è satira, la telepatia è una capacità ipotetica, non abbiamo apparecchi per le intercettazioni —