Campagna elettorale – La Serie – Episodio Due

di Tommaso Giancarli

Pubblicato il 2018-01-29

Grazie al sapiente utilizzo delle intercettazioni ambientali e alla telepatia, Next Quotidiano è riuscito a entrare in possesso di discorsi e dialoghi captati nelle sedi dei principali partiti e movimenti politici italiani. Ve ne proporremo uno al giorno, per tutto il periodo della campagna elettorale, come contributo alla verità e per dare modo ai lettori …

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campagna elettorale - la serie
Grazie al sapiente utilizzo delle intercettazioni ambientali e alla telepatia, Next Quotidiano è riuscito a entrare in possesso di discorsi e dialoghi captati nelle sedi dei principali partiti e movimenti politici italiani. Ve ne proporremo uno al giorno, per tutto il periodo della campagna elettorale, come contributo alla verità e per dare modo ai lettori di farsi un’opinione informata sulle persone e sulle idee che andremo a votare.
 
Berlusconi: E mi dica, signorina, mi dica di lei, del suo impegno in politica, di ciò che l’ha spinta ad impegnarsi in Forza Italia.
Candidata: [dubbiosa] Io… eh… Vede come sono grandi le mie pocce?
Berlusconi [sospira]: Bene, sì. Di che anno è lei?
Candidata: Sono nata nel 1994!
Berlusconi [sorride]: E se le dicessi che nel 1994 io ero tra il pubblico di quel concerto dei Nirvana, e nessuno poteva sapere che non li avremmo più rivisti? Erano giovani, famosi, ci sembravano immortali. E adesso scopro che tra quel concerto – quella giovinezza interrotta e perenne – e il presente c’è una vita intera, la vita di una ragazza volenterosa che si impegna per il bene del suo Paese…
Candidata: Nulla di quello che ha detto è stato da me compreso o suona di alcun significato alle mie orecchie. Le sorrido, presidente, perché costretta o perché abituata!
Berlusconi: Tale è forse il triste destino e l’eterna inferiorità – procurata, non certo natìa – del suo sesso. E questa consapevolezza dovrebbe spingerla a sforzarsi maggiormente: lei può e deve fare molto per le donne.
Candidata: Sono graaaaaandi!
Berlusconi [a voce bassa, quasi tra sé e sé]: E c’ero anche a Frankenhausen, quando le spade vendute hanno distrutto la nostra rivoluzione e i predicatori untuosi hanno cantato le lodi di quegli assassini, li hanno chiamati giusti e benedetti dal Signore. Ma io ho visto le nostre donne, i nostri bambini falciati per il solo delitto di aver chiesto pane, e so che non c’era giustizia su quel campo cruento…
Candidata: Ihihihih!
Berlusconi: [si è molto intristito] Bene, pare debba andare così. Viva le donne! Soldi per tutti! Votate Forza Italia!
Ascoltatore di Radio Tre: [più tardi, a casa, dopo aver captato un resoconto fazioso e falsato della vicenda sul suo apparecchio di foggia vintage, ma tecnicamente avveniristico, acquistato da Maisons du Monde] La banalità di questo Bernasconi, la sua tronfia vacuità, è una minaccia per la tenuta democratica e morale dell’Italia. Un paese, d’altronde, cui manca la spina dorsale, che non ha e non avrà le tradizioni civiche dell’Inghilterra, degli Stati Uniti, della Samogizia… Ma noi resisteremo. Scriverò una lettera di fuoco. Mercedes! Portami carta e penna!
 
Copertina: El GiVa
— lo diciamo ai meno svegli che potrebbero equivocare: questo post è satira, la telepatia è una capacità ipotetica, non abbiamo apparecchi per le intercettazioni —

Leggi il primo episodio di Campagna Elettorale – La Serie 

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