La truffa Whatsapp dei falsi buoni regalo alimentari nei supermercati

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-03-29

La Polizia di Stato segnala che su Whatsapp circola un tentativo di furto di dati sensibili mascherato da offerta di buoni regalo alimentari per un valore di 200 euro. “L’Italia è il paese più colpito d’Europa al giorno d’oggi. I cittadini sono bloccati nelle loro case, con un accesso molto restrittivo agli acquisti. Quindi, tutti …

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La Polizia di Stato segnala che su Whatsapp circola un tentativo di furto di dati sensibili mascherato da offerta di buoni regalo alimentari per un valore di 200 euro. “L’Italia è il paese più colpito d’Europa al giorno d’oggi. I cittadini sono bloccati nelle loro case, con un accesso molto restrittivo agli acquisti. Quindi, tutti i rivenditori di generi alimentari in Italia, abbiamo deciso di creare un’avventura comune e aiutare tutta la nostra gente. Offriamo buoni gratuiti a tutti i cittadini in Italia (almeno 18 anni). Tutto quello che devi fare è completare il muggito del quiz”, recita il testo che vede poi i simboli delle maggiori catene della grande distribuzione che operano in Italia.

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Il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione e giornalismo all’Università di Messina, che ha svolto diverse ricerche sul fenomeno fake news, spiega che oggi questo tipo di fenomeni diventano sempre più pericolosi: “Da oltre due anni sostengo che le fake news rappresentano ormai una conclamata emergenza sociale. Non si tratta di un fenomeno a carattere casuale o episodico. E’ ormai evidente che esiste un’industria delle fake news. Bene è venuto fuori ufficialmente che la pandemia di coronavirus viaggia parallelamente all’infodemia generata attorno al Covid-19 per distorcere la realtà e influenzare il dibattito pubblico”. Secondo il sociologo siciliano: “le fake news non sono innocue bufale ma dietro ogni azione di disinformazione c’è precisa strategia che punta, anche in una situazione di emergenza a guidare il passaggio dall’infodemia alla psicodemia, e quindi allarme sociale, paura e panico. Anche i dati pubblicati dall’Oxford Internet Institute (Bradshaw, Howard, 2018) evidenziano come in 30 paesi sui 48 oggetto dell’indagine, agenzie governative, partiti politici stanno sfruttando le piattaforme social per alterare l’ambiente informativo, veicolare disinformazione e fake news, per promuove scetticismo e sfiducia con l’obiettivo di polarizzare i processi di formazione del voto, alimentare derive populiste e minare i processi democratici. E tra i paesi che mostrano le maggiori criticità – sottolinea Pira – è inserita proprio l’Italia”. Secondo quanto riportato dalle maggiori agenzie di stampa e media la campagna avviene mentre diversi Paesi, resi vulnerabili dalla crisi-Covid 19, “devono già affrontare la minaccia di scalate ostili ad asset strategici”. “L’effetto della disinformazione, conclude Pira – è quello di destabilizzare i Paesi colpiti, indebolendo la tenuta dei Governi, già alle prese con l’emergenza Coronavirus”.

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