Opinioni
Borghezio deve 50mila euro a Cécile Kyenge
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-05-18
È stato condannato per diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale ad una multa di mille euro l’europarlamentare della Lega Mario Borghezio imputato per aver insultato l’ex ministro all’Integrazione Cécile Kyenge nel corso di una telefonata a ‘La Zanzara’, andata in onda su Radio24 il 29 aprile 2013. I giudici della quarta sezione penale di […]
È stato condannato per diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale ad una multa di mille euro l’europarlamentare della Lega Mario Borghezio imputato per aver insultato l’ex ministro all’Integrazione Cécile Kyenge nel corso di una telefonata a ‘La Zanzara’, andata in onda su Radio24 il 29 aprile 2013. I giudici della quarta sezione penale di Milano lo hanno anche condannato a risarcire Kyenge, parte civile, con 50 mila euro. Il Tribunale ha concesso a Borghezio le attenuanti generiche e riqualificato il reato da propaganda di idee fondate sull’odio razziale in diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale.
Borghezio, aveva sottolineato il pm Piero Basilone nella requisitoria, “era perfettamente a conoscenza della portata discriminatoria” contenuta nella sua telefonata. Il senso complessivo delle sue frasi, ha aggiunto, “è che l’ex ministro Cecile Kyenge fosse inadeguata a fare il ministro” in ragione delle sue origini congolesi e la sua finalità era di “attirare adesioni a quelle idee”. A fine aprile del 2013 Borghezio, parlando dell’allora ministro Kyenge, aveva detto a ‘La Zanzara’, tra le altre cose, che “gli africani sono africani appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra”. E poi ancora: “Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano”. “Non ho mai sostenuto la supremazia dell’etnia europea – aveva spiegato l’europarlamentare, difeso dall’avvocato Guido Anetrini, nell’interrogatorio in aula lo scorso 6 aprile – La mia era una critica al governo e ne ha fatto le spese la Kyenge in quanto punto debole di quel governo”. L’ex ministro, attraverso il suo legale di parte civile, l’avvocato Gian Andrea Ronchi, aveva chiesto un risarcimento di 140 mila euro a Borghezio. Il pm, invece, aveva chiesto per l’imputato una condanna ad una multa da seimila euro. Oggi il collegio, presieduto da Maria Teresa Guadagnino, ha riqualificato il reato contestato e concesso le attenuanti generiche. Il Parlamento Ue, tra l’altro, lo scorso ottobre, aveva tolto l’immunità all’eurodeputato imputato in questo processo.
E’ un “risarcimento di eccezionale importo” secondo Mario Borghezio quello ottenuto dall’ex ministro Cécile Kyenge, nel processo contro l’europarlamentare leghista. Un risarcimento che, ha sottolineato in un comunicato, lo “costringerebbe a vender casa”. “Per la condanna penale pronunciata dal tribunale di Milano nei miei riguardi ho il rispetto dovuto – ha spiegato -. Ben diversa la questione del risarcimento di eccezionale importo chiesto ed ottenuto dall’On. Kyenge, ben spalleggiata in sede di Parlamento europeo dal suo Partito. Un risarcimento che mi costringerebbe a vendermi casa… Se i ‘garantisti’ del PD pensano di tapparmi la bocca in questo modo, sbagliano. D’ora in poi, occhio per occhio…” Borghezio è stato condannato per diffamazione aggravata dalla finalità di odio razziale ad una multa di mille euro e anche a risarcire Kyenge, parte civile, con 50 mila euro.