“Bisognerebbe dare una valutazione positiva a Mussolini”: lo ha detto il presidente della Calabria Spirlì

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-21

“Una rilettura oggi si può fare: ha creato le case popolari, le pensioni, l’assistenza all’infanzia, l’assistenza alle donne… Insomma tante e tante cose sono state fatte in quegli anni e io non posso dimenticarlo”.

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Ci risiamo. Ci risiamo con quel discorso che Mussolini ha fatto “anche cose buone”. Stavolta è il turno di Nino Spirlì, attuale presidente della Calabria e candidato alle prossime elezioni insieme a Roberto Occhiuto per il centrodestra. Se ne è uscito così durante un’intervista con Klaus Davi per il programma KlausCondicio in onda su Youtube. Come se nulla fosse, ha detto: “Condanna assoluta e totale delle leggi razziali e delle guerre coloniali, della seconda Guerra Mondiale e di Salò”. E, fin qui, va bene. Ma poi arriva il famoso “però”. Eccolo: “Ma bisogna riconoscere che il Duce è stato soprattutto all’inizio fautore di una rivoluzione sociale. Per la sua parte socialista mi piace dire che andrebbe riletto e nella rilettura dare una valutazione positiva a quello che la merita, poi c’è altro che non la merita. Una rilettura oggi si può fare”. Fare una rilettura del fascismo e delle dittatura, perché alla fine “ha creato le case popolari, le pensioni, l’assistenza all’infanzia, l’assistenza alle donne, le bonifiche, l’industrializzazione, la grande industria della cinematografia con la costruzione di Cinecittà. Insomma tante e tante cose sono state fatte in quegli anni e io non posso dimenticarlo. Perché sarebbe come dire che dalla Prima Repubblica dobbiamo cancellare tutto perché ci sono state anche le stragi”.

La risposta dell’Anpi alle parole di Nino Spirlì

Come poteva non arrivare la risposta dell’Anpi. Ha detto all’AdnKronos il presidente Gianfranco Pagliarulo:

Il Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì nel riciclare la solita tiritera per cui “il fascismo ha fatto anche cose buone”, nella vulgata “nera” piena di bufale ha omesso soltanto di dire che allora i treni arrivavano in orario. Non una parola sul fatto che il fascismo è stato una dittatura, che ha negato ogni forma di libertà agli italiani, che ha condannato ad anni e anni di carcere o di confino tanti antifascisti, che ha portato a morte direttamente o per le violenze precedentemente subite i nomi più nobili – da Matteotti, a Gramsci, a Gobetti, ai fratelli Rosselli, a Giovanni Amendola – a cui si ispira la Repubblica di cui è autorevole rappresentante”.

”Gli suggerisco la lettura del libro di Francesco Filippi “Mussolini ha fatto anche cose buone”. Colpisce che Spirlì chiami proprio Mussolini “il Duce”. Un riflesso pavloviano? Rimane l’inquietante tentativo di riabilitare il fascismo da parte di un uomo delle istituzioni. Francamente non ne possiamo più”.

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