Beppe Grillo toglie il blog alla Casaleggio

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-01-21

Il blog andrà a Tiziano Pincelli, marito dell’ex assistente di Roberta Lombardi. Una decisione che chiude un’epoca per l’azienda di Gianroberto e per Davide

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Il blog di Beppe Grillo non sarà gestito più dalla Casaleggio Associati ma da Tiziano Pincelli, marito di un’ex assistente di Roberta Lombardi candidatosi senza fortuna alle Regionali del Lazio proprio quest’anno. Racconta oggi Stefania Piras sul Messaggero che Pincelli ha già cominciato a lavorare per Grillo seguendo l’ex comico nella sua incursione a Barcellona alla fiera delle smart cities. Il distacco del blog di Beppe Grillo dal M5S dovrebbe avvenire ormai a ore. C’è chi dice che succederà oggi in contemporanea alla conferenza stampa di Luigi Di Maio che presenterà i vincitori delle parlamentarie. Grillo si incamminerà per una nuova strada.

Beppe Grillo toglie il blog alla Casaleggio

La prima conseguenza di questo divorzio, evidentemente consensuale, è che per la Casaleggio Associati si chiude un’epoca. Gianroberto Casaleggio ha gestito il blog di Beppe Grillo dal 2005 costruendo attorno a lui un sistema editoriale che ha portato alla pubblicazione di libri, alla presentazione di siti paralleli o dal destino legato a quello di Beppe con la costruzione di uno schema Ponzi poi crollato successivamente non appena il mondo se ne è accorto.
che cosa aveva casaleggio
Con la morte di Gianroberto e l’avvento di Davide è stato evidentemente necessario fare una scelta: continuare a seguire la “creatura” MoVimento 5 Stelle o dedicarsi esclusivamente al business mollando così la presa sulla gestione del blog che era diventato tra i primi al mondo sfruttando la massiccia popolarità del comico-profeta e il suo appeal mediatico di personaggio “scomodo” e censurato, finalmente libero di dire la sua in rete. Ora c’è Rousseau e ci sono i 300 euro al mese che gli eletti dovranno versare per Statuto per Davide, che evidentemente è convinto della bontà e della durata del progetto politico. Da anni Beppe si lamenta del retrogusto pesante dal punto di vista giudiziario, sia al tribunale penale che (soprattutto) a quello civile della responsabilità di mantenere in piedi il MoVimento: un suo distacco dai ruoli di responsabilità e decisionali in senso stretto era nell’aria ed è arrivato con il nuovo Statuto, nel quale si è comunque riservato il ruolo di Garante Vita Natural Durante (ovvero fino a quando deciderà lui di esserlo). Per quanto riguarda la Casaleggio, il tempo ci dirà se è stata la scelta industriale giusta.

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