Opinioni

Beatrice Huret: la candidata del Front National a processo per aver aiutato un migrante

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-06-27

Beatrice Huret, ex candidata del Front National, è da oggi alla sbarra a Boulogne-Sur-Mer, nel nord della Francia, per aver aiutato un migrante iraniano a passare da Calais in Gran Bretagna. L’accusa è “aiuto in banda organizzata al soggiorno e alla circolazione di un clandestino”. Mokhtar, 35 anni, era uno dei clandestini della “giungla” di […]

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Beatrice Huret, ex candidata del Front National, è da oggi alla sbarra a Boulogne-Sur-Mer, nel nord della Francia, per aver aiutato un migrante iraniano a passare da Calais in Gran Bretagna. L’accusa è “aiuto in banda organizzata al soggiorno e alla circolazione di un clandestino”. Mokhtar, 35 anni, era uno dei clandestini della “giungla” di Calais la cui immagine aveva fatto il giro del mondo dopo che, insieme agli altri, si era cucito la bocca con ago e filo per protesta, nel marzo 2016. Proprio in quell’occasione, la ex militante di estrema destra, rimase colpita dall’uomo e decise di aiutarlo a sopravvivere. Lo ospitò, diede da mangiare e da dormire a lui e ad altri suoi compagni, quindi lo aiutò a trovare un gommone e a partire per la disperata impresa di attraversare la Manica. Un’impresa riuscita a Mokhtar e agli altri ma che ora costa il processo alla donna.

beatrice huret front national

Beatrice Huret (foto da La Provence)


La Provence, che racconta l’intera storia: la Huret, vedova di un guardiafrontiera, era venuta a contatto con la giungla di Calais nel 2015, riportando un ragazzino nel campo dove viveva. Nella baraccopoli erano stanziati tra i 6mila e gli 8mila migranti prima dello sgombero del novembre scorso. Lì la donna ha conosciuto Mokhtar che poi ha ospitato in casa sua dove viveva insieme alla madre e al figlio di 19 anni. I due si sarebbero innamorati. Mokhtar ha provato a passare la frontiera in camion prima che la donna acquistasse un’imbarcazione sul web per farlo arrivare in Gran Bretagna. Ora risiede a Sheffield, dove ha ottenuto un permesso di lavoro. Lei dice di aver fatto tutto per amore. L’accusa è invece di aver fatto parte di una rete che ha organizzato questi viaggi per soldi.

Leggi sull’argomento: La disfatta del Front National alle elezioni in Francia (e la sconfitta della Frexit)

 

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