Alessandro D'Amato
«No, COVID-19 non è come l’influenza»
L' infettivologo Massimo Galli al Corriere della Sera: «In quarantadue anni di professione non ho mai visto un’influenza capace di stravolgere l’attività dei reparti di malattie infettive»
L’ISS contro il governo che vuole “nascondere” i numeri del Coronavirus
«Somministrando i tamponi solo a chi ha sintomi e ha avuto contatto con persone o aree contagiate e comunicando solamente i casi clinici saranno sempre di più i contagiati che finiranno fuori dai radar, rischiando di propagare l’infezione». Da qui la previsione che «il tasso di letalità finirà per schizzare in alto»
Il Coronavirus a Roma: la donna di Fiumicino contagiata a Bergamo
La paziente risultata positiva è una donna, residente a Fiumicino, rientrata da un viaggio a Bergamo dove era stata qualche giorno. Tutto il suo nucleo familiare è in quarantena
Perché il governo ora vuole «nascondere» i numeri del Coronavirus
Il ministero della Salute impone che la comunicazione del numero dei contagiati da coronavirus sia affidata esclusivamente all’Istituto Superiore di sanità. Gli infettivologi però non ci stanno: «Ora non facciamo ridere il mondo perché il governo vuole controllare i risultati»; «Quale numero dei due dare è una questione politica, non tecnica. Se uno vuole fare il furbo dice solo i confermati, se no li dà tutti»
Come Mattarella ha dato il due di picche a Salvini su governissimo ed elezioni
Nel colloquio al Quirinale durato una ventina di minuti il segretario del Carroccio ha chiesto di «riaprire il Nord» e illustrato le sue proposte economiche. Sul governissimo però ha fatto scena muta. E ora l' ipotesi si allontana
La donna di Vo’ Euganeo che è guarita dal Coronavirus con il paracetamolo
Ha 47 anni, gestisce un’attività commerciale ed è la prima dimessa dall’ospedale di Padova dopo aver contratto l’infezione: «Stavo bene, la febbre se n’era andata. Ho ascoltato il mio corpo e non mi sono lasciata prendere dal panico»
La procura di Lodi apre un’inchiesta sull’ospedale di Codogno e il Coronavirus
I Nas hanno acquisito la cartella clinica del malato e stanno verificando, anche a Lodi e Casalpusterlengo, se tra i ricoverati dei giorni prima qualcuno possa essere sfuggito ai controlli antivirus. L’indagine dovrà chiarire «eventuali responsabilità nella gestione» di quello che sembra essere il paziente 1 «del più grosso focolaio» dell’epidemia, ovvero Mattia
Come Libero prima diffonde il panico e poi nasconde la mano
Il teorema della scimmia instancabile afferma che una scimmia che prema a caso i tasti di una tastiera per un tempo infinitamente lungo quasi certamente riuscirà a comporre qualsiasi testo prefissato. Anche una prima pagina di Libero?
Gli errori dell’ospedale di Codogno che hanno contribuito a diffondere il Coronavirus
Il «paziente 1» entra in Pronto soccorso, per la seconda volta, alle 3.12 di notte del 19 febbraio. Trentasei ore. È il tempo trascorso tra il ritorno di Mattia in Pronto soccorso (dov’era già stato il giorno prima) e il tampone per il coronavirus. Il test viene fatto intorno alle 16 del 20 febbraio. Dopo che il 38enne, maratoneta e calciatore per diletto, passa un giorno e mezzo nel reparto di medicina. Lo vanno a trovare parenti e amici ed entra in contatto con medici, infermieri e altri pazienti
Le nuove misure per l’emergenza Coronavirus
Arriva il nuovo decreto con le misure d' emergenza per il Coronavirus in Italia. Prevedono la discesa in campo dell' esercito e nuove regole per la quarantena oltre agli stanziamenti economici per le zone ' rosse' e per le regioni colpite