La Banda della Magliana e l’omicidio di Gioacchini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-13

Augusto Giuseppucci, fratello di Franchino Er Negro (diventato famoso per il personaggio del Libanese), indagato per l’omicidio. Deve effettuare la prova dello Stub

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C’è un indagato per l’omicidio di Andrea Gioacchini, ucciso giovedì mattina davanti all’asilo Mais e Girasoli in via Castiglion Fibocchi alla Magliana dove aveva appena accompagnato i figli. È Augusto Giuseppucci, il fratello di Franco Giuseppucci, detto «Er Negro» o «Franchino er Criminale», uno dei leader storici della Banda della Magliana, ucciso nel 1980 in piazza san Cosimato.

La Banda della Magliana e l’omicidio di Gioacchini

Il Messaggero racconta dell’indagine nei confronti di Giuseppucci, iscritto nel registro per omicidio volontario, facendo capire che gli inquirenti pensano che il fratello dell’uomo diventato famoso con il personaggio del Libanese in Romanzo Criminale dopo essere stato ucciso in un agguato che ha scatenato una faida infinita nella criminalità romana e fornito materiale per narrazioni al cinema e in tv. A quanto pare uno dei testimoni ha parlato del killer di Gioacchini come di un uomo dalla stazza robusta; il dettaglio, combinato ad altri indizi, ha portato la polizia a muoversi per poter effettuare la prova dello Stub, un tampone adesivo che raccoglie le tracce di esplosivo presenti sulle mani di chi ha usato da poco tempo un’arma da fuoco, per capire se sia stato proprio Giuseppucci a sparare i quattro colpi con la calibro 7.65 che hanno ucciso Gioacchini, l’uomo con un passato di condanne per spaccio di droga ed estorsioni con metodi violenti.

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L’avvocato storico di Giuseppucci, Cesare Placanica, ha detto che il suo cliente è pronto a sottoporsi ai test per fugare ogni dubbio. «È coinvolto a causa di una vaghissima somiglianza della struttura corporea con il presunto killer», ha spiegato il difensore d’ufficio Giovanni Ferrari.

Le carriere criminali di Gioacchini e Giuseppucci

Andrea Gioacchini ha una carriera criminale di tutto rispetto. Le sue prime condanne per smercio di droga risalgono al 2003 mentre nel 2011 ha sequestrato e ha chiuso in un bagagliaio un imprenditore a cui taglia anche un orecchio e per questo prende 4 anni di carcere a cui ne seguono altri 3, nel 2013, per usura: il Messaggero racconta che aveva infilzato con un coltello la mano della vittima con un colpo secco sul tavolo.

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Andrea Gioacchini: foto da Il Messaggero (12 gennaio 2019)

C’è poi il prestito all’imprenditore trasformatosi in un’estorsione insieme al fratello Sergio e l’episodio che ha visto coinvolta anche Tamara Pisnoli, ex moglie del calciatore Daniele De Rossi. Una delle piste che si segue è quella del traffico di droga, che potrebbe aver portato al regolamento di conti in via Cardinal Fibocchi. Nel 2008 Giuseppucci era rimasto coinvolto nell’inchiesta sui «Sette uomini d’oro»,la banda di rapinatori travestiti da postini che misero a segno alcuni colpi in banca a Roma. Ma poi nel processo venne assolto dalle accuse di rapina e detenzione d’arma. Nel 2011, un altro arresto per stupefacenti e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale a cui era sottoposto. In direttissima, il nuovo proscioglimento per mancanza di indizi.

Edit: l’esame dello stub ha escluso che Augusto Giuseppucci abbia sparato. Come spiega il Messaggero «non avrebbe sparato nelle ore precedenti all’omicidio. E risulterebbe anche più robusto del killer.

 

Leggi sull’argomento: La Jena, La Stampa, Salvini e la cocaina

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