Iran, arrestata la giornalista che fu tra le prime a dare la notizia della morte di Mahsa Amini

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-09-23

Arrestata giornalista in Iran: si tratta di Nilufar Hamedi, tra le prime a dare pubblicamente notizia del caso di Mahsa Amini

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Non si fermano le proteste in Iran per l’uccisione di Masha Amini, la 22enne picchiata a morte dagli agenti della ‘polizia morale’ che l’avevano arrestata perché non indossava correttamente il velo. Ma, nel frattempo, giunge da Teheran un’altra preoccupante notizia: la giornalista iraniana Nilufar Hamedi è stata arrestata perché è stata una delle prime a dare pubblicamente notizia del caso di Mahsa Amini. Hamedi, che lavora per la pubblicazione Shargh, è stata arrestata ieri. Il giornale ha riferito che altri due reporter, un fotografo ed un attivista politico, sarebbero stati arrestati in relazione alle proteste e rinchiusi nel carcere di Evin. La polizia, da parte sua, continua a respingere ogni accusa di violenza ai danni di Amini

Arrestata giornalista in Iran, continuano le proteste. L’esercito: “Azioni disperate che fanno parte di una strategia del male”

In merito alle proteste scoppiate in tutto l’Iran, che al momento hanno portato alla morte di 31 civili, l’esercito ha annunciato in una nota che ”affronterà i nemici” della pace e della sicurezza, definendo le manifestazioni come ”azioni disperate che fanno parte di una strategia del male del nemico per indebolire il regime islamico”. Proteste sulle quali si è espressa pure la giornalista e attivista iraniana Solmaz Eikder (ora rifugiata politica in Spagna). Eikder, spiegando la novità e l’importanza delle sollevazioni in corso in Iran, ha detto all’AGI:

Le proteste in corso in Iran sono, per alcuni aspetti, qualcosa di inedito. Con l’Onda Verde nel 2009 si protestava contro il risultato delle presidenziali, nel novembre di sangue del 2019 il motivo era stato per il rincaro dei prezzi, oggi invece la gente chiede di cancellare l’obbligo dell’hijab, il simbolo della Repubblica islamica. Si tratta di una battaglia esistenziale, su cui il governo sicuramente non cederà, perché il rischio è il crollo di tutto il sistema. La maggior parte dei manifestanti sono una nuova generazione di ventenni che non vuole nessun leader, non crede nel dialogo col potere e che non teme di rispondere alla violenza con la violenza, come si vede dai video in cui i ragazzi picchiano gli agenti di polizia.

Il presidente iraniano Raisi, da parte sua, ha annunciato che la morte di Mahsa sarà “oggetto di una indagine”. Ma, nel frattempo, non si è presentato a un’intervista con la Cnn perché la giornalista non indossava il velo.

 

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