Ariete e la stoccata contro Giorgia Meloni dal palco: “Non votatela” | VIDEO

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-08-07

La cantautrice ha preso una posizione decisa esternando le sue idee politiche in occasione del concerto a Gallipoli

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La campagna elettorale in corso non si combatte solo tra leader di partito: molto si fa anche al di fuori dei confini strettamente politici, per così dire, specie quando il dibattito si accende per mano di artisti, personaggi dello spettacolo o influencer. L’ultimo caso è quello di Ariete, la giovanissima cantautrice romana che, per motivi che la riguardano in prima persona, si è sempre espressa a favore dei diritti lgbt+ e che, qualche giorno fa, ha preso una posizione decisa esternando le sue idee politiche in occasione del concerto a Gallipoli.

Ariete ha lanciato un vero e proprio appello in vista delle elezioni del 25 settembre. Si è ritagliata qualche minuto di tempo durante il live e ha così esordito parlando al suo pubblico: “Ultimamente sto ascoltando un sacco di più il cantautorato italiano dei tempi dei nostri genitori, ne sono sempre stata grandissima fan. Ieri è capitato che ascoltassi Piazza Grande di Lucio Dalla – ha raccontato – ma che dico, mi sono emozionata, era L’Anno che verrà. Sapete quando è uscita? Nel 1979. Nel 1979 Lucio Dalla cantava ‘e si farà l’amore ognuno come gli va’. Quindi nel 1979 una persona di quei tempi lì aveva già una mentalità più sviluppata del 40% della nostra politica italiana, il che mi spaventa tantissimo”

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Il discorso di Ariete contro il programma di Fratelli d’Italia

Dopodiché, Ariete ha lanciato l’affondo diretto, senza sconti, rivolto alla leader di FdI Giorgia Meloni. La giovanissima cantautrice ha detto: “Non so se avete letto il programma che Giorgia Meloni ha proposto – ha chiesto al suo pubblico -. Non so quanti di voi sono maggiorenni e quanti minorenni. Io non voglio commentare perché non sono un politico, voglio solamente dirvi di leggerlo e di pensare bene se voterete o se i vostri genitori pensano di votare quella persona lì, perché è limitante, brutto e ci sono tanti punti che non funzionano. Lucio Dalla sarebbe molto triste di leggere un programma del genere. Penso che la politica debba essere ovviamente democratica e quel programma lì non lo è. Non facciamoci mettere i piedi in testa da una persona che ci dice che offerte di lavoro dobbiamo accettare, come dobbiamo crescere i nostri figli, chi amare, quando farlo e come farlo. Ok? Lo dico anche se c’è qualche genitore, qualche persona della security, qualcuno che lavora qui che ha la malsana idea di portare il voto a quella persona lì. Siamo tutti contro Giorgia, mi dispiace”.

Poi, a conclusione, un vero e proprio inno alla libertà e un invito alla consapevolezza politica rivolto ai giovani: “Se non avete letto il programma leggetelo, perché è importante stare dietro all’attualità. Qui siete tutti accettati per come siete, l’importante è che non facciate del male al prossimo, che è la cosa importante. Amate chi ca** vi pare, siate chi ca** vi pare, l’importante è che vi vogliate bene”.

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