Antonio Di Pietro dice che si ricandida ma non sa ancora con chi

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-01-05

In una bella intervista a Repubblica, l’ex ministro delle infrastrutture del governo Prodi Antonio Di Pietro dice che ha intenzione di ricandidarsi ma sembra avere le idee piuttosto confuse sulla coalizione a cui vuole dare il suo apporto: dice che valuta una candidatura nel Partito Democratico o in Liberi e Uguali, ma “sarebbe meglio entrambi”. …

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In una bella intervista a Repubblica, l’ex ministro delle infrastrutture del governo Prodi Antonio Di Pietro dice che ha intenzione di ricandidarsi ma sembra avere le idee piuttosto confuse sulla coalizione a cui vuole dare il suo apporto: dice che valuta una candidatura nel Partito Democratico o in Liberi e Uguali, ma “sarebbe meglio entrambi”.

«In effetti sto valutando se candidarmi. Nel mio Molise».
Con chi?
«Come indipendente per il centrosinistra. Nel maggioritario, ovviamente». Quale pezzo, di grazia? «Partito democratico o Liberi e Uguali. Sarebbe meglio tutti e due insieme».
Ma sono avversari. Se la staranno litigando.
«Me l’hanno chiesto tutti, di candidarmi. E non è ancora detto che lo faccia. Ripeto: sto valutando. Ma sono nato politicamente con il centrosinistra e la mia scelta non può essere che questa».

Antonio Di Pietro
La parte più curiosa dell’intervista è però quella in cui Di Pietro dice (giustamente) che l’Italia dei Valori è stata l’apripista del MoVimento 5 Stelle.

Ho riletto l’intervista che ha rilasciato qualche mese fa alla nostra Giovanna Casadio: “Mani pulite ha prodotto un vuoto: è da lì che sono cominciati i partiti personali. Ma sono partiti che durano lo spazio di un mattino, io ne sono la prova vivente”. Lo sa, vero, che l’Italia dei valori sulla carta esiste ancora? Nostalgie?
«Acqua passata. Sono stati tutti figli miei, è stata una esperienza davvero bella, abbiamo fatto un sacco di cose buone».
Un sacco?
«L’Italia dei Valori è stata l’apripista del Movimento 5 stelle. Certo, abbiamo compiuto anche scelte sbagliate. E credo che proprio da quella mia esperienza i grillini abbiano imparato molte cose. A cominciare da quello non si deve mai fare in politica».

Sarebbe quindi piuttosto curioso per il PD o per LeU dirsi alternativi al populismo e, insieme, candidare l’apripista del 5 Stelle. Sarebbe come dirsi a favore della scienza e poi andare in coalizione con un free vax. Ehy, un attimo: questo sta già accadendo!

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