La risposta di Caprarica alle tesi di Orsini e Di Cesare: “È Putin che non vuole la pace” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-13

Il giornalista Antonio Caprarica interviene a Cartabianca per rispondere alle tesi di Alessandro Orsini e Donatella Di Cesare che attaccano l’Europa per i pochi sforzi fatti per raggiungere la pace in Ucraina

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Il giornalista, scrittore e inviato Rai Antonio Caprarica interviene da remoto nel dibattito a Cartabianca per rispondere alle tesi portate avanti da Alessandro Orsini e Donatella Di Cesare, che invece di concentrarsi sulle azioni di Putin in Ucraina criticano l’Occidente perché non si muove per la pace. “Qui è diventata una guerra per cacciare Putin, Stati Uniti che non vogliono la pace e gli ucraini che si ostinano a difendere la loro terra”, spiega il giornalista. “Mi pare – aggiunge – un modo strabiliante di ragionare, e anche francamente una certa leggerezza nel valutare ciò che Putin ha detto con estrema chiarezza”.

La risposta di Caprarica alle tesi di Orsini e Di Cesare: “È Putin che non vuole la pace”

Viene interrotto da Di Cesare che afferma: ”Questi sono giudizi che delegittimano l’interlocutore”. Caprarica prosegue: “Io non sto delegittimando nessuno, se lei mi consente di finire il ragionamento forse mi permette di dimostrare quello che voglio dire. Io l’ho ascoltata nella sua lunga argomentazione senza permettermi di interromperla. Io sto parlando dei fatti gentile professoressa, i quali sono che un dittatore feroce ha dichiarato che bisognava smilitarizzare e denazificare un paese e lo ha aggredito. Dopo di che questo stesso dittatore oggi viene presentato come la vittima dell’aggressione americana. Se questo non è un rovesciamento dei fatti mi dica lei che cosa è”.

Poi puntualizza il suo discorso, che chiama Putin alle sue responsabilità: “Allora il punto fondamentale, se anche la smettessimo di dire che l’Europa non fa ciò che dovrebbe fare, vogliamo cominciare a ragionare sul serio su quello che Putin vuole fare? E quando intende fermarsi, se intende fermarsi? È del tutto evidente che non intende farlo, è del tutto evidente che non ha nessuna intenzione di negoziare. Voglio ricordare ai critici dell’inazione europea le venti telefonate del presidente Macron, l’offerta di Steinmeier di andare a Mosca per parlare con Putin e porre delle ipotesi di pace. Non è possibile negare tutti questi elementi e continuare a invocare un’iniziativa di pace europea quando è Putin che non intende trattare”.

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