Opinioni
Anche i Masai hanno votato no al referendum
Lorelei 06/12/2016
Nell’ottobre scorso un’esilarante fotografia pubblicata da Repubblica festeggiava la nascita del comitato “Basta un sì – Kenya“, nato dall’iniziativa dell’imprenditore alberghiero Pasquale Tiritò, che «ha convinto le popolazioni locali a posare davanti al manifesto pro riforma». Ecco allora i “Masai per il Sì”, le popolazioni semi nomadi degli altipiani al confine tra Kenya e Tanzania, […]
Nell’ottobre scorso un’esilarante fotografia pubblicata da Repubblica festeggiava la nascita del comitato “Basta un sì – Kenya“, nato dall’iniziativa dell’imprenditore alberghiero Pasquale Tiritò, che «ha convinto le popolazioni locali a posare davanti al manifesto pro riforma». Ecco allora i “Masai per il Sì”, le popolazioni semi nomadi degli altipiani al confine tra Kenya e Tanzania, schierate nella battaglia referendaria.
Eppure oggi il Fatto Quotidiano ci fa sapere che i risultati non hanno premiato l’impegno:
I risultati registrati in Kenya sono impietosi, il Sì non ha sfondato nemmeno il muro del 40% ed è un dato in controtendenza sia col voto complessivo degli italiani all’estero, che con quello africano. Solo il Kenya infatti si è distinto negativamente in Africa, nonostante fosse stato il paradigma oltre condfine di questo referendum e delle iniziative dei comitati. Tanto che molti giornali avevano titolato con “Anche i Masai votano Sì al referendum”. Su 2110 aventi diritto, poi, si è presentato alle urne il 60,47 per cento.