Il figurone del M5S all'Assemblea Capitolina sulla derattizzazione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-09

I grillini presentano una delibera per affidare la disinfestazione all’AMA. L’assessora Montanari la difende in Aula. Ma dopo aver sentito l’opposizione, la maggioranza ritira e rinvia tutto. Anche perché manca il parere dell’Avvocatura

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Un altro figurone a 5 Stelle in Assemblea Capitolina. La maggioranza M5S ha stralciato una delibera dall’ordine dei lavori che prevedeva di affidare ad AMA i servizi di derattizzazione e disinfestazione da specie infestanti a Roma. Una deroga prevista lo scorso anno dall’ex commissario straordinario Francesco Paolo Tronca in occasione del Giubileo. E che i 5 Stelle volevano replicare.

Il figurone del M5S all’Assemblea Capitolina sulla derattizzazione

Le osservazioni pregiudiziali sulla legittimità della delibera, in particolare da Fdi e PD, sono partite appena dopo l’inizio della discussione. Anche se l’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari, illustrando il provvedimento aveva spiegato che “questo non è un affidamento diretto, perché non si impegnano fondi dell’amministrazione ma del bilancio di Ama, e abbiamo già chiesto il parere del Segretariato generale”. La Montanari aveva  difeso successivamente il provvedimento: “Questo è un atto in piena coerenza con quanto già approvato in passato dall’Assemblea capitolina, un provvedimento di assoluta legittimità giuridica per evitare l’emergenza con lo stanziamento di 1,2 milioni di euro”.

Ma dopo una consultazione con gli uffici, il M5S ha richiesto e approvato il rinvio della delibera. Ufficialmente per poter svolgere ulteriori approfondimenti. Anche perché mancavano il parere dell’Avvocatura Capitolina e del segretario generale. “Ancora una volta la maggioranza è costretta a ritirare una delibera in seguito ai nostri interventi”, ha detto il consigliere di Fdi Andrea De Priamo. “In questo caso la delibera che prevedeva il secondo affidamento diretto ad AMA per la disinfestazione in assenza di bando. È un atto di dubbia legittimità e per questo è stato ritirato. Il dilettantismo dei grillini – ha concluso De Priamo – continua a produrre gravi danni per la città”.

La delibera stralciata sull’AMA

Sullo stesso tenore il commento di Valeria Baglio: «Il Partito Democratico ha evidenziato le incongruenze e i rischi del provvedimento che l’Amministrazione si apprestava ad approvare. Per affidare il servizio serve un bando! Non era proprio il M5S a chiedere trasparenza e onestà? Cosa c’è di più onesto e trasparente di una gara con regole certe?». E ancora: «Più che parlare di ostruzionismoil M5S farebbe bene a mettersi a lavorare seriamente per la città. Governare è una cosa seria».
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Non c’è un dato scientifico che testimoni quanti siano i ratti in città. Ma secondo alcune ricerche sarebbero in un rapporto di 2 a 1 cioè il doppio della popolazione residente. Ovvero, oltre 6 milioni di topi. Sono tre le tipologie — spiegava qualche tempo fa a Repubblica Valeria Paradiso, responsabile operativa dell’ufficio tecnico di Anticimex — presenti a Roma. Il topo domestico, i ratti delle fogne (i più presenti) e il ratto nero delle vegetazioni. La causa principale va ricercata nei sacchi di immondizia che tracimano dai cassonetti. Ultimamente Pietro Lepore, presidente dell’associazione via Veneto, sul Corriere della Sera aveva raccontato l’invasione dei roditori nella strada della Dolce Vita. A testimoniarlo la foto di un topo bloccato a due passi dal tavolo dell’Excelsior dove era seduto un ambasciatore.
Foto copertina da Dagospia

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