Cosa vuol dire che Zanardi ha “miglioramenti clinici significativi”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-20

Dalla struttura milanese trapelano notizie di un paziente che respira in autonomia, non è più colpito dalle infezioni che si ripetevano nel primo periodo del ricovero e che soprattutto non sarebbe in pericolo di vita. Non è però ancora stato possibile verificare le condizioni neurologiche

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Alex Zanardi da ieri non è più sottoposto alla terapia intensiva ma per lui sono state adottate cure semi intensive: «Il paziente ha risposto con miglioramenti clinici significativi», si legge nel bollettino dell’ospedale San Raffaele di Milano, dove l’ex campione di Formula Uno è ricoverato dallo scorso 24 luglio. E «per questa ragione – continua la nota – attualmente è assistito e trattato  con cure semi intensive presso l’Unità Operativa di Neurorianimazione, diretta dal professor Luigi Beretta». Cosa vuol dire di preciso? Il Corriere della Sera oggi spiega che dalla struttura milanese trapelano notizie di un paziente che respira in autonomia, non è più colpito dalle infezioni che si ripetevano nel primo periodo del ricovero e che soprattutto non sarebbe in pericolo di vita. Di Zanardi, che non ha mai ripreso conoscenza, non è però ancora stato possibile verificare le condizioni neurologiche.

«Le cure semi intensive — spiega Rita Formisano, primario di Neuroriabilitazione presso la Fondazione Santa Lucia di Roma — iniziano quando il paziente non ha più bisogno di ventilazione meccanica per respirare ma bisogna comunque continuare il monitoraggio delle funzioni vitali perché potrebbe essere di nuovo necessario riprendere a sostenere lo stesso respiro, la frequenza cardiacaela pressione arteriosa»».

Ma qual è il percorso che potenzialmente attende adesso il 54enne bolognese? «Fermo restando che non posso rispondere nello specifico sul caso — spiega la dottoressa Rita Formisano — ci sono neuroriabilitazioni di alta specialità che, attraverso un’équipe multidisciplinare, sono in grado di guidare il recupero della respirazione e della deglutizione per tornare all’alimentazione per bocca. Contemporaneamente, c’è la riabilitazione dopo il recupero della coscienza per guidare la ripresa del contatto con l’ambiente esterno attraverso una riabilitazione non solo motoria ma anche neuropsicologica. È un percorso inevitabilmente lungo: parliamo di mesi non certo di settimane».

alex zanardi corsa non autorizzata
La handbike di Zanardi e la dinamica dell’incidente (Corriere della Sera, 21 giugno 2020)

Repubblica ricorda che Zanardi era stato ricoverato a Siena e sottoposto a tre operazioni. Trasferito il 22 luglio a Villa Beretta, centro di riabilitazione neurologica in provincia di Lecco, dopo due giorni era stato portato al San Raffaele, poiché in condizioni instabili.

Lì, nell’ospedale milanese, è stato poi sottoposto a un delicato intervento neurochirugico, «per il trattamento di alcune complicanze tardive dovute al trauma cranico primitivo». Da allora, sulle condizioni dell’atleta paralimpico è sceso il riserbo, per volere della moglie Daniela e del figlio Niccolò, che vogliono proteggere la privacy dell’ex pilota di Formula 1. Fino a ieri, quando è stato diramato il nuovo bollettino: «Dopo un periodo durante il quale è stato sottoposto a cure intensive — si legge nella nota — il paziente ha risposto con miglioramenti clinici significativi. Per questa ragione attualmente è assistito e trattato con cure semi intensive presso l’unità operativa di Neurorianimazione, diretta dal professor Luigi Beretta». Dal riserbo assoluto, trapela poco: Zanardi non ha ancora ripreso conoscenza, ma è soggetto a una riduzione progressiva della sedazione e non ha più bisogno di sostegno per il circolo sanguigno e per il respiro, tanto da essere sottoposto a cure “intermedie” e non più intensive. Un piccolo passo avanti, quindi, c’è.

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