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Perché nessuno si è accorto della bimba abbandonata in casa da Alessia Pifferi per sei giorni?
neXtQuotidiano 22/07/2022
Alessia Pifferi è accusata di omicidio volontario premeditato: ha abbandonato sua figlia di 18 mesi in casa per sei giorni. Al pm rivela: “Già altre volte l’avevo lasciata da sola nei fine settimana ed era sopravvissuta”
È morta “di stenti e per mancanza del necessario accudimento” – secondo gli investigatori – la piccola Diana, bimba di 18 mesi abbandonata in casa da sola per sei giorni dalla madre, Alessia Pifferi, 36 anni, per andare a trovare il compagno. Il suo corpicino è stato trovato nella culla della casa in cui vive la donna, nel quartiere Ponte Lambro, periferia di Milano: accanto a lei un biberon vuoto, la bimba non indossava neanche il pannolino, sfilato chissà in quale momento. All’uomo con il quale si vedeva, residente a Leffe, in provincia di Bergamo, Pifferi raccontava che la bambina – nata da una precedente relazione – era con la baby sitter, oppure con la nonna. “Eravamo stati insieme anche altri weekend”, ha raccontato il compagno. E anche in quelle occasioni, Diana era rimasta da sola. “Già altre volte l’avevo lasciata da sola nei fine settimana ed era sopravvissuta”, ha confermato la 36enne di fronte agli inquirenti. È accusata di omicidio volontario premeditato. “Sapeva che così la piccola poteva morire?”, le ha chiesto il pm Francesco De Tommasi. “Sì”, la risposta, lucida, senza versare una lacrima.
Perché nessuno si è accorto della bimba abbandonata in casa dalla madre per sei giorni?
Il vicinato è sconvolto dalla tragedia. “Quella bambina era sempre nel passeggino, troppo tranquilla per la sua età, silenziosa, sembrava intontita”, la testimonianza di una vicina riportata da La Stampa. E su questo indaga la squadra mobile di Milano, che nell’abitazione ha trovato una boccetta di benzodiazepine vuota per tre quarti. Pifferi ha negato che fossero sue, affermando che le abbia lasciate lì un suo amico. L’autopsia chiarirà se il farmaco sia stato in qualche modo somministrato alla piccola per evitare che si agitasse nei suoi lunghi periodi di assenza. Gli altri abitanti del palazzo hanno affermato di non aver sentito i lamenti della bambina in quei giorni, al punto da arrivare a credere che mamma e figlia fossero in vacanza. La dirimpettaia l’ha sentita dire “sono una buona mamma, non sono una delinquente”, dopo la tragedia. Il padre della bambina è ignoto, e la madre ha raccontato di non essersi accorta della gravidanza fino a poco prima del parto. Gli inquirenti scavano nel suo passato: disoccupata e orfana di padre, Pifferi viveva da sola con sua figlia, sua madre abita lontano, con sua sorella i contatti si sono interrotti qualche mese fa.