“Convertitevi o state a casa a fare la calza”, il sessismo di Alessandro Sallusti per difendere Berlusconi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-15

Il direttore di Libero Quotidiano riesce a fare peggio del Presidente Berlusconi, utilizzando in un podcast una serie di cliché patriarcali

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Un bel giorno Alessandro Sallusti aprirà gli occhi e si accorgerà che da anni – fortunatamente – il mondo del calcio (e più in generale quello dello sport) non è più un universo esclusivamente maschile e maschilista. Le donne italiane (seguendo quanto accaduto già in diverse zone del Mondo), sono riuscite a ottenere l’equiparazione al professionismo. Le competizioni calcistiche femminili attirano sempre più pubblico. Ma il direttore di Libero quotidiano, in un maldestro e disdicevole tentativo di difendere i paradossi berlusconiani (come spesso gli è capitato) è inciampato in volgarità sessiste contro le donne.

Alessandro Sallusti difende la battuta sessista di Berlusconi al Monza

Tutto è partito da quella battuta fuori luogo fatta da Silvio Berlusconi in occasione della festa di Natale del Monza, quando ha parlato di alcuni “benefit” promessi ai calciatori in caso di vittoria in campo contro la Juventus o un’altra big. Si tratta, ovviamente, di un tentativo di ironia. Ma che fa ridere chi, ancora oggi, riesce a farsi strappare un sorriso solamente da volgarità.

E le podcast di Libero quotidiano, pubblicato oggi su Spotify, Alessandro Sallusti corre in soccorso di Berlusconi per difenderlo dalle polemiche. E come lo fa? Con ancor più sessismo rispetto a quello accumulato dell’ex Cavaliere in quella “battuta da spogliatoio”.

“Il caso pullman di tro*e per le donne di sinistra è più grave dello scandalo Soumahoro, o delle mazzette di contanti trovati nelle casse dei loro compagni di partito, paladini degli ultimi in Europa. Politica a parte, io dico, care donne, state fuori dal calcio. Ultimo baluardo del poter maschilista costretto di recente a cedere a una fanciulla pure lo scettro di comando di Paese.  Il calcio è e deve rimanere maschilista, quindi assecondare gli istinti anche quelli più beceri. Perché il calcio è quella roba lì, è quell’arbitro cornuto, il calcio è Lino Banfi nei panni di Oronzo Canà, il calcio è e deve rimanere un’oasi felice di politicamente scorretto. Se una donna vuole entrare nel mondo del calcio, per carità, si accomodi è benvenuta, ma deve convertirsi a tutto ciò. Altrimenti, per stare in tema di battuta, stia a casa a fare la calza o segua in diretta streaming un comizio di Elly Schlein, candidata segretaria del PD . Insomma, basta che lascino liberi noi ometti di esercitare il diritto di rutto che l’Onu dovrebbe garantire a tutti i tifosi del mondo. Ancora una volta Silvio Berlusconi non è fuori dagli schemi come vorrebbero farci credere, ancora una volta Silvio Berlusconi è lo schema. È un grande liberale che prova a difendere la libertà di essere, nel bene o nel male, uomini. Che poi non sarà certo una battutaccia a cambiare i destini del mondo”.

Saranno felicissime le donne di casa Sallusti che non potranno avvicinarsi a uno schermo televisivo durante una partita di calcio se non decideranno di convertirsi al “rutto libero”. In caso, come suggerito dal direttore di Libero, possono sempre restare in casa “a fare la calza”.

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