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La “gaffe” di Alessandro Cattelan su Djokovic e Rosa Parks

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-17

Su Twitter Alessandro Cattelan ha criticato la prepotenza di Novak Djokovic, cacciato dall’Australia, ma è scivolato su un paragone con Rosa Parks

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Djokovic è stato espulso dall’Australia anche – e soprattutto – per evitare che la sua presenza agli Australian Open facesse da catalizzatore per no vax e complottisti del Paese. Ma la decisione rischia di sortire l’effetto contrario, trasformandolo di fatto in un martire: molti, soprattutto sui social, hanno dimostrato vicinanza al campione in questo senso, ma c’è anche chi ha provato a frenare gli entusiasmi dei complottisti. Tra questi Alessandro Cattelan, conduttore che con un tweet diventato ha smorzato l’onda Djokovic: “Ha tutto il diritto di decidere se vaccinarsi o meno ma considerarlo un martire o un simbolo è surreale. Rosa Parks è scesa dall’autobus, non si è nascosta sotto il sedile per fregare il conducente”, ha scritto.

La “gaffe” di Alessandro Cattelan su Djokovic e Rosa Parks

Cattelan ha dunque criticato Djokovic, pur facendo uno scivolone dal punto di vista storico: Rosa Parks non scese infatti dal mezzo, almeno non di sua spontanea iniziativa. L’attivista americana che negli anni Cinquanta divenne simbolo del movimento per i diritti civili dei neri si rifiutò di cedere il posto su un autobus a un uomo bianco: un gesto iconico che le costò l’arresto per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. Buona l’idea, quindi, meno l’esecuzione per Alessandro Cattelan, del quale resta comunque apprezzabile la presa di posizione contro l’arroganza di Djokovic. “È surreale considerarlo un martire”, ha sottolineato. A chi gli ha fatto notare che il paragone con Rosa Parks fosse “azzardato” ha commentato: “Non li sto mettendo a confronto”.

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