Alessandra Mussolini: “Ognuno deve essere fluido come vuole. Vuoi vedere che lo divento anche io?”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-10-03

La politica e opinionista si è raccontata a Francesca Fialdini ospite di “Da Noi a Ruota Libera”: ecco cosa ha detto

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Lo aveva già fatto capire quando postò una foto con la mano aperta e sulla mano la scritta “ddl Zan”. Lo aveva confermato dicendosi contro ogni discriminazione e a sostegno dell’amore, che “vince sempre su tutto”. Oggi possiamo dire che la metamorfosi simil-progressista di Alessandra Mussolini è completata. La politica e opinionista, al momento apprezzata concorrente della trasmissione canora di Carlo Conti “Tale e Quale Show” su Rai 1, si è raccontata a Francesca Fialdini ospite di “Da Noi a Ruota Libera”.

Tra i vari temi toccati da Alessandra Mussolini durante l’intervista, non è mancato quello (discussissimo) delle tematiche di genere. La politica ha detto: “Basta con questo sesso e sessualità. Ognuno è libero di essere fluido come vuole. Vedendo quanto soffrono gli adolescenti, quando hanno paura di dire la verità in famiglia, mi viene da dire che ognuno deve poter essere fluido come vuole”. Con un velo di ironia, la politica ha aggiunto: “Vuoi vedere che divento fluida anche io?”. Poi, parlando della propria infanzia, Alessandra Mussolini ha raccontato: “Ho sofferto per la mancanza di mio padre. Ho vissuto in una famiglia di donne, i miei si sono separati quando avevo quattro anni e avrei avuto bisogno di una figura paterna. Si impara solo dalla sofferenza”.

Quando Alessandra Mussolini si era detta a favore delle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso

Quella sulla “fluidità” non è altro che l’ennesima apertura di Alessandra Mussolini sulle tematiche lgbt+ e, più in generale, di identità di genere. Già in un’intervista per il settimanale Chi del giugno 2021, l’opinionista si era detta favorevole alle adozioni a coppie gay di bambini: “I bambini abbandonati negli istituti sono la peggiore sconfitta di ogni società. L’amore deve prevalere su tutto. E se mio figlio/a mi dicesse di essere gay non avrei problemi. Per me conta, oggi più che mai, solo ed esclusivamente la loro felicità. Chi ha apprezzato e condiviso il mio spirito libero e liberale, nonché le tante battaglie fatte, sono sicura che continuerà a farlo. E poi, io, parlo per me in quanto cittadina. Non rappresento, né voglio condizionare nessuno. Occorre iniziare oggi per le generazioni future. Ogni rivoluzione culturale necessita di tempi molto lunghi e su questo dissento da chi vorrebbe cambiare sempre tutto e subito. Se si pensa che ancora oggi la donna viene accompagnata all’altare, dal padre, e viene consegnata al futuro marito…”.

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