“State zitte”: così Contri vuole dimostrare di sapere più delle figlie perché è morta una donna novax | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-27

Le due donne hanno raccontato la tragedia che hanno vissuto all’interno della loro famiglia, ma per il professore non è andata così. Ma lui, in realtà, non sa nulla di questa storia

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Senza alcun rispetto, senza conoscere a fondo la storia e affidandosi solamente alle sue convinzioni anti-vacciniste e sulla presunta efficacia della cosiddette “cure domiciliari”. Alberto Contri torna a riempire i palinsesti televisivi, questa volta in collegamento con Massimo Giletti a “Non è L’Arena”, e se la prende con due donne, figlie di una madre che aveva scelto di non vaccinarsi e che, dopo il contagio, si era “affidata” a quel gruppo di medici che “opera” via internet proponendo delle terapie che (come già accaduto in altri casi) si sono rivelate inefficaci.

Alberto Contri zittisce le figlie di una donna no vax morta di Covid

Le due donne hanno raccontato il proprio dramma personale, anche nel tentativo di convincere – con la loro testimonianza – chi ancora non si è vaccinato a immunizzarsi. La madre, infatti, si è contagiata a Natale quando insieme alla figlie era andata a casa di un parente positivo. Una delle due sorelle si è contagiata, l’altra – grazie al vaccino – non si è mai infettata. Per la madre, invece, la situazione si è aggravata nel giro di pochi giorni: l’assenza di una barriera immunitaria provocata dalla sua decisione di non vaccinarsi si è rivelata, poco dopo, fatale.

Un racconto straziante e un dolore ancora vivo sulla loro pelle, nei loro occhi e nella loro voce. Ed è qui che è sceso in campo Alberto Contri, che pur di portare acqua al mulino delle sue convinzioni, tenta di zittire una delle due figlie della donna no vax deceduta: il docente universitario parla di presunti giorni di ritardo (dieci, secondo lui) in cui la donna non avrebbe iniziato le cosiddette “cure domiciliari” consigliate dai medici su internet. E una delle due figlie lo smentisce in diretta, sottolineando come non si sia mai parlato di “dieci giorni”. Ed è l’inizio del caos.

“Per favore non interrompa. Dico cose vere e adesso glielo dimostro. Non si può parlare di un caso clinico così complesso in uno studio televisivo”.

La discussione a distanza si accende con la donna che sottolinea come Contri non possa parlare di un caso che non conosce, perché è lei ad aver vissuto sulla propria pelle la decisione e la malattia della madre. Fino al decesso per Covid e a causa di cure consigliate via web che non hanno funzionato. E questo non è piaciuto al docente che ha alzato la voce: “State zitte”. Poi la discussione prosegue, ma Alberto Contri va dritto per la sua strada continuando a parlare di queste terapie domiciliari non protocollate e che, ancora una volta, hanno fatto un’altra vittima.

(foto e video da “Non è L’Arena”, La7)

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